Gesù venne e “stette in mezzo”: in mezzo alla comunità riunita, in mezzo alla Chiesa. A stare in mezzo si può essere anche di impiccio, si potrebbe rischiare di dare fastidio: ma Gesù Risorto ci sta, e non se ne va più perché desidera stare con noi: perché desidera che noi stiamo con Lui per sempre.
Gesù Risorto consegna i doni dello Spirito. Li regala gratuitamente alla prima Chiesa: li affida a una comunità rinchiusa nel cenacolo per paura. Li consegna dunque non a degli eroi, ma a un gruppo di uomini e donne che ha un solo merito: quello di non essersi dispersi. Gesù può restare in mezzo perché c’è un gruppo di persone da trasfigurare e trasformare in comunità. Solo nella Chiesa si ricevono i doni dello Spirito.
Tommaso invece non ha fiducia. Non tanto in Gesù, quanto nella Chiesa, nei suoi fratelli. La fede è necessariamente affidamento tra fratelli, relazione umana, figliolanza che intreccia corpo e spirito. La fede nel Risorto richiede di essere Chiesa e la fede della Chiesa salva l’incredulità del fratello.
Tommaso cerca il suo Signore: forse è ancora deluso, perché non ha visto morire un eroe, bensì un debole. Ma la fede esige di smontare schemi e false immagini dell’Amore: ecco perché serve l’incontro con la comunità. Non c’è esperienza del Risorto senza la comunità, senza la Chiesa, che realizza una vera e propria catena di testimonianza.
La Chiesa, dunque, edificio spirituale ricco di umanità, è il luogo in cui si infrangono le nostre illusioni di serenità, di forza e di potere, piene di noi ma vuote di Lui. La Chiesa è fragile e ferita, come il Suo Signore. Accade allora che né Tommaso né noi abbiamo più bisogno di porre le nostre dita nel suo costato aperto. Tenendo lo sguardo fisso su di Lui e sui nostri fratelli di fede, ci accorgiamo infatti che è Lui ad aver toccato noi, le nostre ferite, e ad averle guarite dai rivoli di sangue. Con Lui, dunque, nella Chiesa, la fede sgorga ora cristallina.
Per riflettere
Ti cerchiamo nel passato. Invece sei qui, nel presente, nelle nostre comunità spesso piccole e povere, dove la comunione è debole, timido l’annuncio, stanco il celebrare, incerta la testimonianza. Ti cerchiamo nel passato e sei nel presente. Ti sei fermato tra noi, nel nostro quotidiano e noi non ti vediamo! Anche noi come Tommaso…
Preghiera finale
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi.
Tutto passa, solo Dio non cambia. La pazienza ottiene tutto.
Chi ha Dio non manca di nulla: solo Dio basta!
Il tuo desiderio sia vedere Dio; il tuo timore, perderlo;
il tuo dolore, non possederlo;
la tua gioia sia ciò che può portarti verso di lui
e vivrai in una grande pace.
(Santa Teresa d’Avila)
AUTORE: Consiglio Diocesano di Azione Cattolica di Pisa, Beatrice Granaroli
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi