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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 10 Marzo 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mt 25,31-46

Nel brano di Matteo, Gesรน descrive il giudizio finale, utilizzando l’immagine del pastore che separa le pecore dalle capre. Chiara รจ la visione delle aspettative di Dio nei confronti dell’umanitร .

Innanzitutto, il contesto del giudizio finale sottolinea la sovranitร  di Cristo come Re e Giudice. Quando il Figlio dell’uomo verrร  nella sua gloria, tutti i popoli saranno radunati davanti a lui. Questo scenario escatologico ci ricorda che la storia umana รจ orientata verso un compimento finale, dove ogni persona sarร  chiamata a rendere conto delle proprie azioni.

La separazione tra pecore e capre rappresenta la distinzione tra i giusti e gli ingiusti. Le pecore, poste alla destra del Re, sono invitate a ricevere il regno preparato per loro fin dalla creazione del mondo.

Questo premio รจ riservato a coloro che hanno vissuto secondo i principi dell’amore e della misericordia. Gesรน elenca una serie di opere di misericordia: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, accogliere gli stranieri, vestire i nudi, visitare i malati e i carcerati. Queste azioni concrete sono espressioni dell’amore di Dio verso il prossimo.

Il dialogo tra il Re e i giusti rivela un aspetto fondamentale della teologia cristiana: l’identificazione di Cristo con i piรน piccoli e i piรน bisognosi. โ€œTutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, l’avete fatto a meโ€. Questo insegnamento ci invita a vedere Cristo in ogni persona che incontriamo, specialmente nei poveri e negli emarginati. La caritร  cristiana non รจ solo un dovere morale, ma un incontro con Cristo stesso.

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D’altra parte, le capre, poste alla sinistra del Re, sono condannate al fuoco eterno. La loro colpa non รจ tanto nelle azioni malvagie, quanto nell’omissione del bene. Non hanno riconosciuto e servito Cristo nei bisognosi. Questo ci insegna che l’indifferenza e l’inerzia di fronte alla sofferenza altrui sono gravi peccati agli occhi di Dio.

La nostra salvezza รจ strettamente legata al modo in cui trattiamo gli altri. La fede autentica si manifesta attraverso le opere di misericordia. Non possiamo separarci dalla responsabilitร  verso il prossimo, poichรฉ in ogni atto di amore e servizio, incontriamo Cristo.

Viviamo una vita di amore attivo e di servizio, riconoscendo la presenza di Cristo nei piรน piccoli e nei piรน bisognosi. Rinnoviamo il nostro impegno a seguire l’esempio di Gesรน, il Buon Pastore, che si prende cura di ogni sua pecora con amore infinito.

Per riflettere

Riconosciamo e serviamo Cristo nei piรน piccoli e nei piรน bisognosi nella nostra vita quotidiana?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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