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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 10 Luglio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 10, 1-7

Nostro Signore è l’unico vincitore sul demonio e sul male. Il male infatti è, per la ragione umana, la negazione più autorevole di Dio. Il mondo, che ha cancellato dal suo orizzonte il peccato originale, non sa più confrontarsi col male e occulta Dio, e il suo Regno.

Urge la testimonianza che non tutto finisce nell’assurdo della morte e del male che avvinghia la vita. Urge il Regno dei Cieli, qui ed ora, visibile, come un avvenimento autentico e gratuito, perché l’uomo smetta di costruirselo artificiosamente sfuggendo la verità.

È necessario che Israele, la Chiesa di oggi, come quella di ogni generazione, sia ricondotta alla sua origine, alla sua missione fondamentale: annunciare il Regno dei Cieli, incarnando come un sacramento di salvezza l’irrompere di Dio nella storia compromessa dell’umanità. Per questo il Signore, ancora oggi, “chiama a sé” i suoi apostoli conferendo loro il potere sul demonio.

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Ci chiama ad aggiungere il nostro nome in quella lista! Noi possiamo essere i portatori della Buona Notizia! La nostra vita oggi, le nostre parole, gli sguardi, il potere che ci è stato dato di scacciare i demoni, tutto di noi può essere la speranza che Dio offre a chi ci è accanto.

È davvero sempre attuale l’invio degli apostoli alle pecore perdute di Israele. È innanzitutto la Chiesa, tutti noi, che necessita di essere costantemente rievangelizzata, purificata; di essere ricondotta alla freschezza del suo primo amore, perché non sia tiepida, non sia accondiscendente col male, non sia presa dall’ansia di piacere al mondo, ma accolga la Grazia che la costituisce, e si presenti senza macchia né ruga quale sposa dell’unico Sposo, immagine credibile del Cielo.

Siamo pecore perdute nella Chiesa, spesso prede di inganni e menzogne. Non spengiamo lo Spirito, la libertà che supera il Tempio di pietra e i suoi piani pastorali spesso atrofizzati e banalizzati nelle troppe parole messe negli slogan; e lasciamo che il Suo soffio edifichi la Chiesa, la Chiesa che scende dal Cielo e raggiunge ogni uomo laddove esso si trovi.

Solo così la Chiesa, nelle trame intricate della storia macchiata dal potere di questo mondo, potrà brillare come segno profetico capace di accompagnare, quale testimonianza credibile, l’annuncio del vangelo alle genti.

Per riflettere

È mediante la sua condotta, mediante la sua vita, che la Chiesa evangelizzerà innanzitutto il mondo, vale a dire mediante la sua testimonianza vissuta di fedeltà al Signore Gesù, di povertà e di distacco, di libertà di fronte ai poteri di questo mondo, in una parola, di santità. (Paolo VI, esortazione apostolica Evangelii nuntiandi)

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

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