Gesù è la provvidenza del Padre. Egli provvede a ciascuno di noi attraverso le nostre piccole realtà, che trasforma in abbondanza e in segni del suo amore che raggiunge ogni persona. Ma occorre la disponibilità del nostro piccolo fardello, senza il quale Dio non opera i miracoli della moltiplicazione. Egli sceglie noi per partecipare al disegno del suo amore per l’umanità. Dio sceglie il nostro poco per benedirlo a favore della necessità del momento: senza il nostro poco Dio potrebbe fare tutto, ma senza la nostra partecipazione.
Perché in quel poco si rispecchia il suo cammino. Egli parte dal poco e dal nulla per sovvenire alle necessità. L’identità di Dio si manifesta proprio nella mancanza di identità dell’umanità, entra là dove escono le nostre possibilità; un incontro sempre proficuo e prolifico, ma che necessita, per la scelta operata da Dio, della nostra partecipazione. Dobbiamo capire che Dio si comunica nelle realtà difficoltose dell’umanità, e non quando tutto va per il meglio; dobbiamo capire che Dio è colui che passa là dove vi è il bisogno, la necessità, la povertà e dove tutto pare esaurirsi: lì Dio pone il suo miracolo, perché la sua identità è proprio quella di Colui che parte dal nulla e dal poco per trasformarlo in tutto.
La moltiplicazione parte sempre da una sottrazione: quella di noi stessi. E da una addizione: il dono del poco che abbiamo.
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Oggi il Signore ci domanda, semplicemente, quanti pani abbiamo. Lui ha bisogno solo di quelli che abbiamo, anche se pochissimi. Il Signore vuole raggiungere tutti—perciò la Chiesa vuole riconoscersi dalla sua cattolicità—e chiede il nostro aiuto. Offriamo la nostra preghiera: è un pane. Offriamo la nostra Eucarestia vissuta: è un altro pane. Offriamo la nostra decisione di riconciliazione con quelli che ci hanno offeso (parenti o amici o sconosciuti): è un altro pane. Offriamo la nostra riconciliazione sacramentale con la Chiesa: è un altro pane ancora!
Offriamo il nostro piccolo sacrificio quotidiano, il nostro digiuno, il nostro lavoro, la nostra solidarietà: è un altro pane! Offriamo al Signore il nostro amore alla Sua Parola che ci offre forza e conforto: è un altro pane! Offriamogli, infine, qualunque cosa Egli ci chieda, anche se pensiamo che sia solo un semplice pezzo di pane.
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Per riflettere
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia: saranno saziati.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi