Medita
La folla accorre da ogni luogo per incontrare Gesù, c’è dolore nella folla e probabilmente superstizione, tanti lo credono un santone, un guaritore. Forse a gran parte di questi poco importa della sua predicazione su Dio e sul Regno: ascoltano, purché alla fine qualcuno guarisca. Molti accorrono perché la sua ombra lo copra anche solo per un attimo, tanti sgomitano solo per sfiorare almeno il lembo del suo mantello. Tanti vengono guariti nel corpo, ma a molti di più Gesù svela il volto di un Dio compassionevole che soccorre e sana l’anima.
Quante volte siamo stati sfiorati dal mantello di Gesù: durante una messa che ci ha aperto il cuore; di fronte ad una parola del Vangelo che ci ha scossi; durante un tramonto al mare o in montagna di fronte al quale abbiamo intuito la grandezza e il profondo amore di Dio; davanti ad un gesto di amore che ci ha commosso nell’intimo. Continua a passare il Signore, ogni giorno. Ci copre con la sua ombra e ci sfiora col suo mantello, ci guarisce nel profondo, ci rende uomini e donne nuovi.
L’invito del Signore è quello di farci come il suo mantello, che sfiora gli ammalati e gli scoraggiati. Ci invita a farci suo mantello porgendo parole di conforto. Ci invita a farci suo mantello con pazienza e misericordia.
Rifletti
Quante volte ci siamo sottratti da essere mantello di Cristo per paura di sporcare la nostra “stoffa” pulita e ben tenuta?
Prega
Dolcissimo e amorosissimo Signore,
tu conosci la mia debolezza
e la miseria che mi affligge;
sai quanto siano grandi il male e i dolori in cui giaccio
e come io sia frequentemente oppresso, provato,
sconvolto e pieno di angoscia.
Io vengo a te per essere aiutato, consolato e sollevato.
Sii tu solo la mia dolce attrazione
e tutta la mia forza,
perché tu solo sei mio cibo e mia bevanda,
mio amore e mia gioia,
mia dolcezza e mio sommo bene.
Fonte: Ascolta e Medita – Febbraio 2020 curato da Domenico Coviello, Angela Castino – Arcidiocesi di Pisa – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
Quanti lo toccavano venivano salvati.