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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 10 Agosto 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 12,24-26


Gesรน cammina davanti ai suoi e domanda a ciascuno di fare quanto Lui stesso ha fatto, di scegliere coraggiosamente la sua stessa via. Se vivere alla sequela del Signore diventa il valore supremo, allora tutti gli altri valori ricevono da questo la loro giusta collocazione ed importanza.

La scelta รจ dunque tra essere e avere, tra una vita piena e un’esistenza vuota, tra la veritร  e la menzogna. โ€œPrenda la sua croce e mi seguaโ€. Quest’espressione non mette, perรฒ, in primo piano la mortificazione e la rinuncia.

Non si riferisce primariamente al dovere di sopportare con pazienza le piccole o grandi tribolazioni quotidiane; nรฉ, ancor meno, intende essere un’esaltazione del dolore come mezzo per piacere a Dio. Il cristiano non ricerca la sofferenza per se stessa, ma l’amore. E la croce accolta diviene il segno dell’amore e del dono totale.

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Portarla dietro a Cristo vuol dire unirsi a Lui nell’offrire la prova massima dell’amore. Non si puรฒ parlare di croce senza considerare l’amore di Dio per noi, il fatto che Dio ci vuole ricolmare dei suoi beni. Con l’invito โ€œSeguimi!โ€ Gesรน ripete ai suoi discepoli non solo โ€œPrendimi come modelloโ€, ma anche โ€œCondividi la mia vita e le mie scelte, spendi insieme con me la tua vita per amore di Dio e dei fratelliโ€.

Cosรฌ Cristo apre davanti a noi la โ€œvia della vitaโ€, che รจ purtroppo costantemente minacciata dalla โ€œvia della morteโ€. Il peccato รจ questa via che separa l’uomo da Dio e dal prossimo, provocando divisione e minando dall’interno la societร . La โ€œvia della vitaโ€, diviene la via della fede e della conversione. La via della croce, appunto.

รˆ la via che conduce ad affidarsi a Lui e al suo disegno salvifico, a credere che Lui รจ morto per manifestare l’amore di Dio per ogni uomo; รจ la via di salvezza in mezzo ad una societร  spesso frammentaria, confusa e contraddittoria; รจ la via della felicitร  di seguire Cristo fino in fondo, nelle circostanze spesso drammatiche del vivere quotidiano; รจ la via che non teme insuccessi, difficoltร , emarginazioni, solitudini, perchรฉ riempie il cuore dell’uomo della presenza di Gesรน; รจ la via della pace, del dominio di sรฉ, della gioia profonda del cuore.

Per riflettere

Gesรน non chiede di rinunciare a vivere, ma di accogliere una novitร  e una pienezza di vita che solo Lui puรฒ dare. Il cammino della conversione deve essere scelto anzitutto โ€œnel cuoreโ€. Da noi dipende la volontร  di essere, in quanto รจ possibile, obbedienti al Padre e pronti ad accettare fino in fondo il progetto che Egli ha per ciascuno. Odiare la propria vita significa rinunciare al proprio progetto, spesso limitato, per accogliere quello di Dio.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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