Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 1 Settembre 2022

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Il brano è un piccolo capolavoro letterario dell’evangelista Luca che inserisce i temi spirituali in una vivacità di racconto quasi cinematografica. Su uno sfondo di lago e di folla rumoreggiante, si staglia la figura di Gesù (in piedi specifica il racconto!) che proclama la parola di Dio. Ma non è di questo che Luca ci vuol parlare: l’attenzione del lettore viene catturata da un movimento dello sguardo di Gesù che, tralasciando folla e predicazione, si fissa su due barche all’ormeggio.

Ignorando i pescatori stupefatti che lavano le reti lì accanto, Gesù sale risolutamente su una delle due barche e… finalmente conosciamo il protagonista del brano! La barca è di Simone, scelto, attraverso di essa, per diventare Pietro. Il dialogo tra Gesù e Simone si fa subito carico di presagio quando Gesù lo prega (si noti la delicatezza del verbo!) di portarlo un po’ discosto dalla riva per allargare l’orizzonte della sua predicazione.

Simone acconsente, Gesù predica alla folla ma subito dopo riprende il suo dialogo con Simone ed aprendo un gioco di analogia tra pesca e predicazione gli dice (stavolta non lo prega) di gettare le reti. Simone, appena tornato da un’uscita infruttuosa, manifesta tutto il suo scetticismo. Il pescatore esperto è lui e non questo Maestro!

Eppure risponde: sulla tua parola getterò le reti. Il risultato della pesca è così abbondante che vengono coinvolti anche gli altri pescatori e le due barche risultano quasi insufficienti. Allora Simone intuisce che c’è ben altro in gioco: cade in ginocchio davanti a colui che da Maestro diventa Signore, ripensa al proprio scetticismo iniziale, ma fors’anche a quello di tutta la sua vita, e la percezione della propria inadeguatezza si fa sofferenza così acuta da indurlo addirittura a chiedere a Gesù di allontanarsi.

Ma per tutta risposta Gesù lo investe della missione di pescatore di uomini, invitandolo a non temere. Il racconto si conclude guardando due barche in secca, ormai inutili, che svaniscono in lontananza.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa