I Settantadue siamo noi che, dopo aver scacciato i demoni e vinto Satana, torniamo felici, entusiasti e gonfi di potere. I piccoli siamo noi quando non ci esaltiamo nel vedere la fragorosa caduta di satana dal cielo come una folgore ma, cercando il Suo volto, volgiamo lo sguardo al cielo e, sorpresi, scorgiamo nitidi i nostri nomi tessuti tra luce e stelle.
Uno per uno, nessuno escluso, ogni volto illuminato dal volto di Gesù che ci attrae nella sua relazione con il Padre e ci consente di sperimentare l’intima e vitale relazione tra il Padre e il Figlio. Il volto di Gesù diventa lo squarcio attraverso cui passa il Padre che, teneramente, partecipa all’esistenza di ogni figlio.
Se nell’attimo in cui “veniamo alla luce” entriamo nella dimensione del mistero che avvolge tutta la nostra esistenza, nel nome che ci viene dato al Battesimo c’è il senso del divino, c’è tutto il fascino dell’incontro, l’origine della storia di ognuno, il senso di appartenenza, l’essere figli, l’essere riconosciuti.
Anche noi, Signore, siamo pieni di gioia nel vedere che la tua Parola porta luce, scalda i cuori, incoraggia gli sfiduciati. Che la gioia più grande sia nello scoprire di essere conosciuti e amati da Dio. Il cielo ci ricordi che ognuno di noi è conosciuto ed è prezioso agli occhi di Dio.
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
I commenti di questo mese sono curati da Centro Diocesano per le Vocazioni di Pisa