Il Padre Nostro spiegato da: Ambrogio di Milano

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Nato nellโ€™anno 334 a Treviri ove il padre era prefetto del pretorio per le Gallie, rimasto prematuramente orfano, fece ritorno a Roma con la madre, la sorella Mar-ยท cellina ed il fratello Satiro. Verso il 370 divenne, grazie alla sua formazione retorica e giuridica, consularis Liguriae et Aemiliae, con sede in Milano. Fu proprio a Milano che il 7 dicembre 374, appena otto giorni dopo aver ricevuto il battesimo, venne nominato vescovo dai due opposti partiti, il cattolica e lโ€™ariano. Ambrogio si era distinto, infatti, alla morte del vescovo ariano, Aussenzio, in una convinta opera di pacificazione tra tali opposte fazioni, tra le quali erano sorte dispute e violente discordie.

La fama di Ambrogio e la sua influenza furono grandissime. La prima, basata essenzialmente sulla caritร  verso i poveri a cui devolse il suo notevole patrimonio, gli fu rafforzata dalla disponibilitร  verso tutti coloro che ricorrevano al suo aiuto ad al suo consiglio nonchรฉ dalla forza della sua predicazione.

La sua influenza fu decisiva sia nella lotta per il riconoscimento della Chiesa di fronte al paganesimo, allโ€™arianesimo C) ed alle altre eresie, sia, nellโ€™ambito della situazione politica, per la libertร  e lโ€™autonomia della Chiesa stessa di fronte al potere politico terreno. Intervenne decisamente in occasione dei concili di Aquileia (381) e Roma (382) contro lโ€™arianesimo, contribuendo ad espellerlo dalle provincie dellโ€™Illiria. Famosa รจ la disputa di Ambrogio con lโ€™imperatore Teodosio. Resosi questโ€™ultimo colpevole di un efferato massacro di 7000 persone a seguito di una rivolta scoppiata a Tessalonica nel 390, ascoltรฒ lโ€™accusa che Ambrogio gli rivolse e si sottopose alla pena ecclesiastica, facendo pubblica penitenza. Alla morte di Teodosio (395), Ambrogio tenne lโ€™omelia funebre. Morรฌ due anni dopo, nel 397. Infaticabile nellโ€™apostolato e nella pastorale verso il suo popolo, la figura di Ambrogio giganteggia nellโ€™epoca anche per la grande quantitร  di opere che ebbe il tempo di scrivere. Tra queste ricordiamo opere morali ed ascetiche, opere dogmatiche (in cui difende la divinitร  del Figlio contro gli ariani) e lโ€™ampio commento al Vangelo di San Luca.

Il commento al Padre Nostro รจ contenuto nel โ€œde sacramentis โ€œ.

Arianesimo: eresia trinitaria del prete alessandrino Ario (morto nel 336) รจ caratterizzata dallโ€™affermazione che solo il Padre puรฒ considerarsi veramente Dio (non generato, non creato, eterno ed immutabile) e dalla conseguente negazione della divinitร  del Figlio.

Gli apostoli supplicarono Gesรน di insegnare loro a pregare ed allora il Maestro pronunciรฒ questa preghiera.

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Padre nostro

Una preghiera assai breve ma densa di contenuto.

Comโ€™รจ piena di grazia la prima parola! Lโ€™uomo che non osava alzare gli occhi. al cielo ma era abituato a tenerli abbassati verso terra, ha ricevuto la grazia di Gesรน Cristo e tutti i suoi peccati sono stati rimessi. Grazie a Gesรน Cristo, egli, da servo cattivo divenne figlio buono.

Questo ti serve per metterti in guardia: non fidarti piรน delle tue azioni, ma confida solo in Cristo. โ€œPer grazia, infatti, siete stati salvatiโ€ (Ef. 2, 5), afferma lโ€™Apostolo Paolo. Non รจ questione di presunzione ma di fede, cosรฌ come proclamare quello che si รจ ricevuto non รจ orgoglio, ma gratitudine.

O uomo, solleva dunque lo sguardo verso Dio che ti ha generato mediante il battesimo e ti ha riscattato per mezzo di Suo figlio; riconosci la Sua. paternitร , dicendo โ€œPadre nostroโ€.

Che sei nei cieli

Che significa โ€œnei cieliโ€? La Scrittura dice: โ€œin tutti i popoli eccelso รจ il Signore, piรน alta dei cieli รจ la Sua gloriaโ€ (Sal. 112, 4). Il Signore รจ al di sopra dei cieli, il โ€œcieloโ€ รจ dove รจ cessata la colpa e dove non esiste piรน la morte.

Sia santificato il Tuo nome

รˆ ovvio che la nostra preghiera non tende a santificare Dio, quasi che noi potessimo aggiungere qualcosa alla Sua santitร . In realtร  questa petizione tende a che lโ€™azione. santificante di Dio giunga fino a noi, in modo che possiamo santificare dentro di noi il Suo santo nome. รˆ la Sua santitร  che giunge fino a noi e non viceversa. Ricordiamoci, infatti, che รจ detto: โ€œSiate santi, perchรฉ Io, il Signore Dio vostro, sono santo!โ€ (Lev. 19, 2).

Venga il tuo regno

Come se il Regno di . Dio non fosse eterno! Gesรน dice โ€œvenga il Tuo regnoโ€ come se il regno di Dio non fosse ancora venuto; in realtร  il regno di Dio รจ venuto quando lโ€™uomo ha ricevuto la grazia. Lo stesso Gesรน Cristo afferma, infatti, che il regno di Dio รจ in noi. โ€œVenga il Tuo regnoโ€, cioรจ la Tua grazia, in noi.

Sia fatta la Tua volontร  come in cielo cosรฌ in terra

Tutto รจ stato pacificato dal sangue di Cristo, in cielo e sulla terra. Il cielo รจ stato santificato ed il diavolo ne รจ stato allontanato. Sia fatta la Sua volontร , cioรจ ci sia pace sulla terra come in cielo.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano

Ricordiamo la liturgia eucaristica: al momento dellโ€™offertorio, sulla mensa cโ€™รจ il pane.

Successivamente, dopo che le parole del Cristo sono state pronunciate, non cโ€™รจ piรน il pane ma il corpo del Signore. Quindi, quando nellโ€™orazione che pronunciamo subito dopo, diciamo โ€œdacci oggi il nostro pane quotidianoโ€, in realtร  intendiamo il pane soprasostanziale, cioรจ quello della vita eterna che nutre lโ€™anima. I latini chiamano โ€œquotidianoโ€ quel pane che i greci chiamano โ€œdi, domaniโ€. Orbene, se questo pane รจ quotidiano, perchรฉ aspettare un anno per riceverlo, come fanno i Greci in Oriente? Riceviamo ogni giorno quello che deve giovarci ogni giorno e soprattutto comportiamoci in maniera da meritare di riceverlo quotidianamente. Chi non merita di riceverlo ogni giorno, non merita nemmeno di riceverlo alla fine dellโ€™anno. Ecco perchรฉ Giobbe offriva ogni giorno un sacrificio per i suoi figli: per timore che essi avessero commesso qualche peccato nel loro cuore e con le loro parole. Ecco perchรฉ si offre il sacrificio ogni giorno e con esso si attualizza la morte, la resurrezione e lโ€™ascensione del Signore e si annuncia la remissione dei peccati.

E tu forse non vorrai ricevere il pane della vita ogni giorno? Colui che รจ ferito cerca un rimedio: questo rimedio รจ il Sacramento dellโ€™Eucaristia.

Se ricevi il pane ogni giorno, โ€œogni giornoโ€ vale per te โ€œoggiโ€. Con il Sacramento dellโ€™Eucaristia che tu ricevi quotidianamente, quotidianamente il Cristo risuscita e ti rigenera. Lo dice chiaramente il Salmo (2, 7): โ€œTu sei mio figlio, io oggi ti ho generatoโ€. โ€œOggiโ€, cioรจ quando il Cristo risuscita. Afferma lโ€™Apostolo Paolo: โ€œla notte รจ avanzata, il giorno รจ vicino โ€ฆ โ€ (Rom. 13, 12). La notte di ieri รจ passata, il giorno di oggi รจ giunto.

Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori

Che cosโ€™รจ il debito se non il peccato? Se lโ€™uomo non avesse accettato il denaro di un prestatore straniero, oggi non sarebbe in difficoltร . Da ciรฒ deriva il peccato.

Lโ€™uomo possedeva il denaro ed era ricco: la sua ricchezza consisteva nellโ€™essere stato creato ad immagine e somiglianza di Dio. Ma, essendo montato in superbia, ยท ha perso tutto ilโ€™ denaro che possedeva, cioรจ lโ€™umiltร  e si รจ trovato nudo come Adamo: ha accettato dal demonio un prestito che non gli era necessario. Lโ€™uomo era stato liberato dal Cristo e si รจ fatto debitore del demonio. Questi possedeva la cauzione dellโ€™uomo ma Cristo lโ€™ha inchiodata sulla croce, ha cancellato il debito con il suo. sangue ed ha reso allโ€™uomo la libertร .

รˆ dunque a ragione che costui dice: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Occorre fare attenzione a quello che la preghiera sottintende: preghiamo il Signore affinchรฉ rimetta i nostri debiti nella misura in cui anche noi li rimettiamo ai nostri debitori. Se, infatti, non condoniamo i debiti al nostro prossimo, come possiamo convincere Dio a rimettere i nostri?

Non permettere che siamo indotti in tentazione, ma liberaci dal male

La preghiera recita cosรฌ: e non permettere che siamo indotti in una tentazione che non possiamo sostenere. Non dice soltanto: โ€œnon indurci in tentazioneโ€ ma, come un atleta, lโ€™uomo prega che la prova che deve sostenere sia proporzionata alle sue forze e che sia liberato dal male, cioรจ dal peccato.

Il Signore che ha cancellato il vostro peccato e perdonato i vostri errori, รจ pronto a proteggervi ed anche a custodirvi contro le insidie del demonio affinchรฉ non siate sorpresi dalle sue astuzie e non cadiate nel peccato. Chi ha fiducia in Dio non teme il demonio. โ€œSe Dio รจ per noi, chi sarร  contro di noi?โ€ (Rom. 8, 31) afferma lโ€™Apostolo,

รˆ a Dio, infatti, che appartengono la lode e la gloria, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.