Che cosa รจ l’Anno Liturgico

1266

Che cosโ€™รจ il tempo? Quelli dotati di spirito imprenditoriale non hanno dubbi: โ€œil tempo รจ danaroโ€.

Forse รจ una esagerazione, ma in certo senso รจ vero che il tempo รจ un valore prezioso: โ€œchi ha tempo non aspetti tempoโ€, se non vuole poi lamentarsi รจ dispiacersi perchรฉ โ€œnon cโ€™รจ piรน tempoโ€. Sicuramente il tempo si puรฒ definire in maniera piรน precisa: un orologio segna imperturbabile lo scorrere dei secondi, dei minuti, delle oreโ€ฆ Ma non รจ questa la cosa piรน importante per noi: ci meraviglia di piรน la nostra percezione del tempo. Da piccoli si vuole solo crescere e sembra che il tempo non passi, da grandi si va sempre di corsa e il tempo non basta mai, quando siamo avanti con gli anni spesso il tempo ci avanza, รจ piรน di quello che riusciamo a fare, ma al contempo si vorrebbe tornare indietro nel tempo per rivedere tante scelte.

E poi a volte i giorni e le settimane volano, a volte unโ€™ora sola sembra durare unโ€™eternitร . Unโ€™ora di noiosa spiegazione a scuola pare molto piรน lunga di tutte le vacanze estive, un pomeriggio di gioco spensierato con gli amici o di chiacchiere con le amiche รจ sempre interrotto troppo presto dal momento di salutarsi e di tornare a casa. E non parliamo poi di un giorno intero passato a letto con lโ€™influenzaโ€ฆ

Quindi il tempo non รจ solo un fenomeno oggettivo e misurabile, ma molto conta anche la percezione che ne abbiamo. Tanti filosofi hanno riflettuto su questo tema in tutte le epoche storiche: da Aristotele a santโ€™Agostino, da Kant a Heideggerโ€ฆ

Per alcuni il tempo รจ come una clessidra, in cui il futuro fluisce inesorabilmente nel passato, senza che si riesca a fermare lโ€™attimo fuggente. Per altri il tempo รจ una realtร  chiusa su se stessa, in cui tutto ritorna identico. Un poโ€™ come le stagioni dellโ€™anno: ora la luce aumenta, ora diminuisce, ora la terra gela e fa freddo, poi si riscalda e sbocciano i fiori, quindi arrivano i frutti. Ogni anno la stessa cosa. Altri invece pensano lโ€™esatto contrario: il tempo รจ come una freccia, una direttrice che va verso il futuro, e di solito questa concezione รจ abbastanza ottimistica: viviamo meglio di come vivevano i nostri nonni, chissร  quante belle realizzazioni e scoperte ancora ci attendono. Tutte queste visioni hanno alcuni elementi di veritร  ma anche elementi molto problematici: tutte ci servono per comprendere perchรฉ anche noi cristiani abbiamo dedicato molta attenzione e abbiamo unโ€™idea ben precisa del tempo e del suo valore.

Innanzitutto per noi cristiani il tempo รจ una cosa buona: Dio ha situato la creazione in due grandi assi cartesiani: il tempo e lo spazio. E questo รจ โ€œcosa buonaโ€ secondo il racconto biblico. Se vi chiedono in quale periodo storico vi sarebbe piaciuto nascereโ€ฆ da ministranti svegli rispondete con la vostra data di nascita! Quello รจ il tempo che Dio ha pensato per voi, e questo vale anche per il luogo: non รจ un caso se siete nati in un certo posto e in una certa data. Se prendo le mie coordinate spazio-temporali come un limite, ne sarรฒ frustrato e non sarรฒ felice, se le prendo come le linee che mi aprono un campo di azione, mi si schiuderร  un orizzonte molto ampio in cui lanciarmi per costruire.

E poi il tempo รจ la dimensione in cui Dio pone la salvezza dellโ€™umanitร . E lo fa in progressione. Se leggiamo lโ€™Antico Testamento ci accorgeremo che รจ un cammino in cui Dio prende per mano un popolo e lo conduce educandolo piano piano, come fa ogni padre con un figlio, attraverso una storia che non esclude cadute e tradimenti. Questa storia trova il suo compimento in una persona: Gesรน Cristo, figlio di Dio, eterno ma nato nel tempo. E questo evento rende davvero sante le nostre coordinate spazio-temporali: Anche il Figlio di Dio รจ nato in un luogo concreto e in un giorno preciso. E in un giorno e luogo precisi ha redento il mondo offrendo la sua vita sulla croce.

Ma come facciamo noi, che viviamo oltre duemila anni dopo quei fatti, a partecipare della loro efficacia? Li guardiamo e li ammiriamo da lontano oppure essi toccano davvero la nostra vita? E come possono farlo? Proprio a questo servono la Chiesa e la liturgia alla quale anche tu offri collaborazione. Nella liturgia, in maniera particolare nellโ€™Eucaristia, noi diventiamo contemporanei di Cristo e partecipiamo del suo dono.

Il tempo della Chiesa รจ quello in cui lโ€™evento di salvezza, che รจ giร  compiuto, si va compiendo per ciascun uomo e ciascuna donna che nasce in questo mondo. Cโ€™รจ un motto che riassume bene questa dinamica: giร  e non ancora. Tutto รจ giร  compiuto in Gesรน Cristo, ma il progetto di salvezza non รจ ancora definitivamente compiuto fino a quando ci sarร  un bambino che nasce e che attende di essere toccato dalla grazia di Cristo. Oggi in campo ci siamo noi, ci sei tu. Questo รจ il tempo di grazia fatto apposta per te.

In concreto, la Chiesa focalizza la sua attenzione su tre cicli temporali:

  1. Il giorno. Ogni giro della terra attorno al sole, nel passaggio tenebre-luce, viene santificato dalla celebrazione della Messa e dalla Liturgia delle Ore che scandisce lo scorrere del tempo: le Lodi quando sorge il sole, un momento di preghiera che interrompe il tempo dello studio o del lavoro (lโ€™ora Terza corrisponde grosso modo alle 9, la Sesta alle 12, la Nona alle 15), i Vespri quando il sole tramonta, la Compieta che chiude (letteralmente: completa) il giorno prima del sonno notturno. E poi esiste un tempo di preghiera e meditazione piรน disteso che nei monasteri si fa ancora nel cuore della notte: lโ€™Ufficio delle Letture (o Mattutino, dove si celebra nella notte).
  2. La settimana, che ha al suo centro la Domenica. Era il primo giorno dopo il sabato quando le donne trovarono la tomba vuota e un angelo disse loro che il Signore non era piรน tra i morti. Quella stessa sera il Risorto si manifestรฒ agli apostoli e poi ancora โ€œotto giorni dopoโ€ cioรจโ€ฆ la Domenica successiva. I cristiani da subito presero questo giorno come quello indicato per obbedire a quel comando che Gesรน aveva dato: โ€œFate questo in memoria di meโ€ e intesero il โ€œquestoโ€ da fare come raccontare quello che lui aveva detto (nasce la Liturgia della Parola) e fare quello che lui aveva fatto (la Liturgia Eucaristica). รˆ la Messa. La Domenica รจ il giorno del Signore, il giorno dellโ€™Eucaristia, il giorno della Chiesa come comunitร  di fratelli che prova gioia nel raccogliersi insieme intorno allโ€™altare del Signore Risorto. Quando il cristianesimo si diffuse, fu capace di influenzare la nomenclatura del calendario: in italiano i giorni dal lunedรฌ al venerdรฌ conservano un nome di origine astronomica e pagana (giorno della luna, di marteโ€ฆ), il sabato porta il nome dello Shabbat ebraico, la Domenica invece รจ il Dies dominica, il giorno del Signore dei cristiani. Per quasi due secoli la Domenica fu lโ€™unica grande festa della Chiesa e per circa tre secoli rimase un giorno lavorativo! Pure se dovevano correre al lavoro, i cristiani non rinunciavano al tempo necessario per santificare quel giorno con lโ€™Eucaristia nella comunitร . Pensiamoci quando non ci va tanto di alzarci o quando ci sarebbero anche la partita di calcio o la giornata al mareโ€ฆ
  3. Ci sono altri giorni ai quali la Chiesa assegna un valore particolare. Per esempio il venerdรฌ รจ legato alla memoria della Passione e il sabato si fa memoria della Beata Vergine Maria (che nel sabato santo, quando tutto parlava di morte e di fine, custodiva nel cuore la fede nel Figlio).
  4. Lโ€™anno. Lโ€™anno della Chiesa non รจ una creazione immediata, si รจ costruito nel tempo e attraverso varie stratificazioni che non รจ possibile qui riassumere. Per come รจ oggi, esso รจ un itinerario che parte da un dato di fatto: sappiamo che Cristo รจ venuto giร  nella storia, e quindi lo attendiamo perchรฉ ritornerร  alla fine dei tempi. รˆ lโ€™Avvento, un periodo di quattro settimane (sei nel calendario ambrosiano) la cui caratteristica รจ lโ€™attesa, la preparazione. Nellโ€™ultima fase (dal 17 dicembre) lโ€™Avvento piega sulla memoria storica e ci invita a prepararci a fare memoria di quellโ€™evento accaduto in un minuscolo paesino, Betlemme, che cambiรฒ la storia. Il Tempo di Natale va dalla notte di Natale alla domenica che segue il 6 gennaio e ci fa contemplare la nascita di Gesรน, la fedeltร  dei martiri (Stefano, gli Innocenti), il mistero della Madre di Dio, la manifestazione ai popoli, il battesimo al Giordano). Vengono poi alcune settimane di tempo ordinario (anche nella nostra vita le giornate โ€œordinarieโ€ sono prevalenti, ma ci toccano e ci fanno crescere come e piรน di quelle โ€œstraordinarieโ€). Segue poi il tempo di quaranta giorni (Quaresima) dedicato alla penitenza, al digiuno e alla caritร  in preparazione al mistero pasquale celebrato in tre giorni (venerdรฌ santo la morte di Gesรน, sabato santo la sepoltura, Domenica di Pasqua la risurrezione). La gioia della Pasqua si estende per un periodo maggiore di quello della penitenza: se la Quaresima dura quaranta giorni, il tempo di Pasqua ne dura cinquanta e culmina nella grande solennitร  del dono dello Spirito Santo: la Pentecoste. Con la forza dello Spirito, alla presenza di Cristo risorto, la Chiesa attraversa la storia e vive nel mondo: questo il senso del lungo tempo ordinario che va dal lunedรฌ dopo Pentecoste allโ€™ultimo sabato di novembre. Tutto lโ€™anno รจ costellato poi dalle feste della Beata Vergine Maria e dei Santi: tante stelle, tanti modelli, tanti esempi di cristiani che hanno compiuto bene e felicemente il cammino della vita e diventano per noi punti di riferimento ed esempi da imitare.

Se fai servizio allโ€™altare da qualche anno ti sarai accorto che gli anni si susseguono in modo abbastanza simile (le letture festive delle domeniche in realtร  hanno un ciclo triennale). Allora lโ€™idea che i cristiani hanno del tempo รจ quella di un cerchio chiuso? Di un eterno ritorno? No. Lโ€™immagine migliore รจ quella della spirale, in cui ogni cerchio si innesta sul successivo ma fa un passo avanti, รจ piรน avanzato del precedente. Se capiamo la logica, di anno in anno, vedremo che la presenza di Cristo e dei suoi misteri accompagnerร  la nostra vita facendola crescere anno dopo anno.

Attraverso gli articoli che appariranno sul sito, questโ€™anno vorremmo accompagnarti passo dopo passo a comprendere meglio il senso dei singoli periodi dellโ€™anno liturgico, lโ€™anno della Chiesa.

Testo dedicato ai ministranti, dal sito liturgico della CEI.