Preghiera dell’Angelus con il Santo Padre Benedetto XVI.
Quando: 26 ottobre 2006 | Dove: Piazza San Pietro (Roma) | Durata: 00:18:14:81
Cari fratelli e sorelle,
con la Celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro si รจ conclusa stamani la XII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che ha avuto per tema “La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa“. Ogni Assemblea sinodale รจ una forte esperienza di comunione ecclesiale, ma questa ancor piรน perchรฉ al centro dellโattenzione รจ stato posto ciรฒ che illumina e guida la Chiesa: la Parola di Dio, che รจ Cristo in persona. E noi abbiamo vissuto ogni giornata in religioso ascolto, avvertendo tutta la grazia e la bellezza di essere suoi discepoli e servitori. Secondo il significato originario del termine “chiesa”, abbiamo sperimentato la gioia di essere convocati dalla Parola e, specialmente nella liturgia, ci siamo ritrovati in cammino dentro di essa, come nella nostra terra promessa, che ci fa pregustare il Regno dei cieli.
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Un aspetto su cui si รจ molto riflettuto รจ il rapporto tra la Parola e le parole, cioรจ tra il Verbo divino e le scritture che lo esprimono. Come insegna il Concilio Vaticano II nella Costituzione Dei Verbum (n. 12), una buona esegesi biblica esige sia il metodo storico-critico sia quello teologico, perchรฉ la Sacra Scrittura รจ Parola di Dio in parole umane. Questo comporta che ogni testo debba essere letto e interpretato tenendo presenti lโunitร di tutta la Scrittura, la viva tradizione della Chiesa e la luce della fede. Se รจ vero che la Bibbia รจ anche unโopera letteraria, anzi, il grande codice della cultura universale, รจ anche vero che essa non va spogliata dellโelemento divino, ma deve essere letta nello stesso Spirito in cui รจ stata composta. Esegesi scientifica e lectio divina sono dunque entrambe necessarie e complementari per ricercare, attraverso il significato letterale, quello spirituale, che Dio vuole comunicare a noi oggi.
Al termine dellโAssemblea sinodale, i Patriarchi delle Chiese Orientali hanno lanciato un appello, che faccio mio, per richiamare lโattenzione della comunitร internazionale, dei leaders religiosi e di tutti gli uomini e le donne di buona volontร sulla tragedia che si sta consumando in alcuni Paesi dellโOriente, dove i cristiani sono vittime di intolleranze e di crudeli violenze, uccisi, minacciati e costretti ad abbandonare le loro case e a vagare in cerca di rifugio. Penso in questo momento soprattutto allโIraq e allโIndia. Sono certo che le antiche e nobili popolazioni di quelle Nazioni hanno appreso, nel corso di secoli di rispettosa convivenza, ad apprezzare il contributo che le piccole, ma operose e qualificate, minoranze cristiane danno alla crescita della patria comune. Esse non domandano privilegi, ma desiderano solo di poter continuare a vivere nel loro Paese e insieme con i loro concittadini, come hanno fatto da sempre. Alle Autoritร civili e religiose interessate chiedo di non risparmiare alcuno sforzo affinchรฉ la legalitร e la convivenza civile siano presto ripristinate e i cittadini onesti e leali sappiano di poter contare su una adeguata protezione da parte delle istituzioni dello Stato. Auspico poi che i Responsabili civili e religiosi di tutti i Paesi, consapevoli del loro ruolo di guida e di riferimento per le popolazioni, compiano dei gesti significativi ed espliciti di amicizia e di considerazione nei confronti delle minoranze, cristiane o di altre religioni, e si facciano un punto dโonore della difesa dei loro legittimi diritti.
Sono lieto inoltre di rendere noto anche a voi, qui presenti, ciรฒ che ho giร annunciato pocโanzi durante la Santa Messa: nellโottobre del prossimo anno si svolgerร a Roma la II Assemblea Speciale del Sinodo per lโAfrica. Prima di allora, a Dio piacendo nel mese di marzo, รจ mia intenzione recarmi in Africa, visitando dapprima il Camerun, dove consegnerรฒ ai Vescovi del Continente lโInstrumentum laboris del Sinodo, e quindi in Angola, in occasione del 500ยฐ anniversario di evangelizzazione di quel Paese. Affidiamo le sofferenze sopra ricordate, come anche le speranze che tutti portiamo nel cuore, in particolare le prospettive per il Sinodo dellโAfrica, allโintercessione di Maria Santissima.
Dopo l’Angelus
Infine, saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i numerosi fedeli di Artena e della Diocesi di Velletri-Segni, venuti con il Vescovo Mons. Vincenzo Apicella in occasione del centenario della nascita del Servo di Dio Padre Ginepro Cocchi, Frate Minore, sacerdote e missionario in Cina, dove morรฌ per la fedeltร a Cristo nel 1939. Cari fratelli e sorelle, lโesempio di Padre Ginepro sia sempre per voi di stimolo ad una coraggiosa testimonianza del Vangelo. Saluto inoltre il gruppo della parrocchia dei Santi Caterina e Lorenzo in SantโElpidio a Mare, come pure i fedeli di Bellaria e di Abbiategrasso, i giovani di Frasso Telesino e gli anziani di Brunello. A tutti auguro una buona domenica.
ยฉ Copyright 2008 – Libreria Editrice Vaticana
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Fonte del podcast: Radio Vaticana via FeedRss
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