Dove: Piazza San Pietro (Roma)
La Chiesa sparsa nel mondo intero rivive oggi, solennità della Pentecoste, il mistero della propria nascita, del proprio “battesimo” nello Spirito Santo (cfr At 1,5), avvenuto a Gerusalemme cinquanta giorni dopo la Pasqua, appunto nella festa ebraica di Pentecoste. Gesù risorto aveva detto ai discepoli: “Restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto” (Lc 24,49). Questo avvenne in forma sensibile nel Cenacolo, mentre erano tutti radunati in preghiera con Maria, Vergine Madre. Come leggiamo negli Atti degli Apostoli, all’improvviso quel luogo fu invaso da un vento impetuoso, e lingue come di fuoco si posarono su ciascuno dei presenti. Gli Apostoli uscirono allora e incominciarono a proclamare in diverse lingue che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, morto e risorto (cfr At 2,1-4). Lo Spirito Santo, che con il Padre e il Figlio ha creato l’universo, che ha guidato la storia del popolo d’Israele e ha parlato per mezzo dei profeti, che nella pienezza dei tempi ha cooperato alla nostra redenzione, a Pentecoste è disceso sulla Chiesa nascente e l’ha resa missionaria, inviandola ad annunciare a tutti i popoli la vittoria dell’amore divino sul peccato e sulla morte.
Lo Spirito Santo è l’anima della Chiesa. Senza di Lui a che cosa essa si ridurrebbe? Sarebbe certamente un grande movimento storico, una complessa e solida istituzione sociale, forse una sorta di agenzia umanitaria. Ed in verità è così che la ritengono quanti la considerano al di fuori di un’ottica di fede. In realtà, però, nella sua vera natura e anche nella sua più autentica presenza storica, la Chiesa è incessantemente plasmata e guidata dallo Spirito del suo Signore. E’ un corpo vivo, la cui vitalità è appunto frutto dell’invisibile Spirito divino.
Cari amici, quest’anno la solennità di Pentecoste cade nell’ultimo giorno del mese di maggio, in cui abitualmente si celebra la bella festa mariana della Visitazione. Questo fatto ci invita a lasciarci ispirare e come istruire dalla Vergine Maria, la quale fu protagonista di entrambi gli eventi. A Nazaret, Ella ricevette l’annuncio della sua singolare maternità, e, subito dopo aver concepito Gesù per opera dello Spirito Santo, dallo stesso Spirito d’amore fu spinta ad andare in aiuto dell’anziana parente Elisabetta, giunta al sesto mese di una gravidanza pure prodigiosa. La giovane Maria, che porta in grembo Gesù e, dimentica di sé, accorre in aiuto del prossimo, è icona stupenda della Chiesa nella perenne giovinezza dello Spirito, della Chiesa missionaria del Verbo incarnato, chiamata a portarlo al mondo e a testimoniarlo specialmente nel servizio della carità. Invochiamo pertanto l’intercessione di Maria Santissima, perché ottenga alla Chiesa del nostro tempo di essere potentemente rafforzata dallo Spirito Santo. In modo particolare, sentano la presenza confortatrice del Paraclito le comunità ecclesiali che soffrono persecuzione per il nome di Cristo, perché, partecipando alle sue sofferenze, ricevano in abbondanza lo Spirito della gloria (cfr 1 Pt 4,13-14).
Dopo il Regina Cæli:
In questi giorni, i giovani dell’Abruzzo si stanno raccogliendo numerosi intorno alla Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù, portata in pellegrinaggio nella loro regione da un gruppo di volontari inviati dal Centro internazionale giovanile San Lorenzo di Roma. In comunione con i giovani di quella terra duramente colpita dal terremoto, chiediamo a Cristo morto e risorto di effondere su di loro il suo Spirito di consolazione e di speranza. Estendo il mio saluto a tutti i giovani italiani che oggi, nelle rispettive diocesi, si ritrovano per concludere con i loro Vescovi il triennio dell’Agorà. Ricordo con gioia gli indimenticabili eventi che hanno segnato questo triennio: l’incontro a Loreto, nel settembre 2007, e la Giornata Mondiale a Sydney, nel luglio scorso. Cari giovani italiani, con la forza dello Spirito Santo, siate testimoni del Signore risorto!
[Di cuore saluto i pellegrini slovacchi, particolarmente da Prešov. Fratelli e sorelle, celebriamo la festa della Pentecoste. Vi esorto ad essere sempre docili all’azione dello Spirito Santo. Con affetto benedico voi e le vostre famiglie in Patria. Sia lodato Gesù Cristo!]
[Saluto cordialmente tutti i connazionali del Servo di Dio Giovanni Paolo II. È lui che trent’anni fa ha invocato a Varsavia: “Scenda il Tuo Spirito! E rinnovi il volto della terra. Questa Terra!”. Noi siamo testimoni dei cambiamenti che avvengono nel mondo. Ma il rinnovarsi del volto della terra non è possibile senza il rinnovamento dei cuori degli uomini. Per questo chiediamo: scenda il Tuo Spirito e rinnovi i nostri cuori in Cristo. Auguro a voi tutti questo rinnovamento.]
E infine saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli provenienti da Vigevano, Valgoglio, Milano e Ponsacco; le Suore della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù, i ragazzi di Osilo e quelli di Cividino Quintano; il gruppo ciclistico AVIS-AIDO di Grumello del Monte, con le Suore delle Poverelle e le ragazze dell’Istituto Palazzolo. Un saluto speciale rivolgo ai bambini della Prima Comunione di Bagno de L’Aquila, dove, dopo il terremoto, si celebra la Messa in una tenda. Nell’odierna Giornata Nazionale del Sollievo, assicuro un particolare ricordo nella preghiera ai malati più gravi, ai loro familiari e a quanti con amore stanno loro vicino. A tutti auguro una buona domenica, nella luce e nella pace dello Spirito Santo.
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss | Fotografia: Osservatore Romano
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