Una lettura lucida e partecipe delle questioni che affliggono il nostro tempo alla luce del magistero della Chiesa. Di ciò tratta “La porta stretta”, il libro del cardinale Angelo Bagnasco, edito da Cantagalli e presentato giovedì scorso a Roma. Vi sono raccolte le prolusioni del presidente della Conferenza episcopale italiana alle Assemblee e alle riunioni del Consiglio permanente dei vescovi, dal 2007 al 2012. Gremita la platea che ha seguito l’evento, con rappresentanti politici,della società civile e tanta gente comune. Centrale l’intervento del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone: “La raccolta testimonia – ha detto – l’impegno nello scoprire e proporre all’attenzione della comunità una via stretta di scrupoloso rispetto della giustizia e della verità avendo come stella polare il Vangelo e la carità pastorale”. Il servizio di Gabriella Ceraso:
“Ho accettato l’idea di un libro sulle mie prolusioni perché non sono frutto di una riflessione solitaria, ma la voce di una Chiesa che, a cominciare dai suoi pastori, ascolta ancor prima di parlare”. Emozionato e grato per una platea attenta e numerosa, il cardinale Angelo Bagnascoha presentato così la sua riflessione su un quinquennio d’attualità segnato dalla crisi più dura dal dopoguerra. Lo stile del libro è mite e al tempo stesso coraggioso e persuasivo, dicono gli interlocutori dal palco, e il contenuto è uno stare dentro il vissuto, ma senza ingerenze, sottolinea l’autore:
“Se la Chiesa ascolta Dio la sua parola allora diventa profetica, cioè non si limita a scorgere la cronaca, a interpretare i frammenti di polemiche sempre possibili, ma a cogliere la verità interna e l’esito ultimo della vicenda umana e sociale. Per questo, la Chiesa sa di sfidare taluni miti dominanti e parlare, se necessario, con umiltà ma con convinzione, fuori dal coro”.
E’ un percorso impegnativo, quello proposto dal libro ai credenti che si confrontano con la modernità: la questione antropologica è centrale e la barra è ferma sui valori non negoziabili. Così, nel libro si parla di sostegno alla famiglia, di scuola da valorizzare, di integrazione degli immigrati, della vita da rispettare in ogni sua fase, del lavoro da creare e mantenere. Il porporato segue la crisi in corso e non si stanca di chiedere una partecipazione coerente dei cattolici all’agone politico. Uno stile che ben si addice al titolo del libro, spiega il segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone nel suo intervento:
“Tra il portone spalancato della distrazione e della latitanza – volto a raccogliere il plauso di chi si attende dai pastori della Chiesa poco più di una rituale benedizione che anestetizzi le coscienze – e la porta dell’ingerenza miope, che mira ad acquisire qualche vantaggio immediato, cercando di vincere tante piccole battaglie di Pirro, c’è la porta stretta di una responsabile presenza nella società e nella cultura italiana, che intende solo servire la verità e promuovere la collaborazione in uno spirito di ordinata concordia che, nella fedeltà al Vangelo, si offre a tutti quale stimolo e proposta alta, quale terreno fertile di confronto e di dialogo rispettoso, senza sconti facili e senza zone franche dal giudizio e dal discernimento”.
Gli interventi del presidente della Cei, prosegue il segretario di Stato, devono inoltre passare per la porta stretta rappresentata dalla necessità di porre una parola autorevole anche su questioni che attengono all’ordine sociale e politico, quando sono in gioco i valori fondanti della convivenza civile:
“Si profila la porta stretta dell’esortazione e del discernimento, perché prevalgano in tutti le istanze veritative, il senso del bene comune e la forza di porre sempre al di sopra degli interessi personali o di fazione, quelli dell’intera compagine sociale”.
In tal modo, con coraggio e con rispetto non si rinuncia, sostiene il cardinale Bertone, a prendere posizione per quanti si impegnano concretamente in vista dei veri interessi della comunità e dell’essere umano, nell’integralità dei suoi diritti e dei suoi doveri: personali, familiari e sociali. Quindi, il riferimento alle imminenti elezioni su cui concorda anche, parlando con i giornalisti, il cardinale Bagnasco:
“La forma più concreta per cambiare o migliorare la società è la partecipazione al voto col quale esprimere il proprio discernimento che confermi l’affidabilità dei programmi e delle persone che li sostengono”.
Tante le domande dei giornalisti al cardinale Angelo Bagnasco, a margine della presentazione del suo libro. “Ai giovani dico di lottare per costruire un mondo migliore per tutti” e “ai cattolici che sono nelle liste elettorali di esser se stessi fino in fondo”: queste le affermazioni del presidente della Cei, che poi si è soffermato su come la fede possa aiutare a contrastare lo scoraggiamento nei confronti della cosa pubblica e sulle richieste da fare al mondo politico di oggi:.
R. – La fede invita a non scoraggiarsi mai, a guardare al futuro sempre con fiducia, il che vuol dire anche con partecipazione di tutti e di ciascuno dentro a un orizzonte che dev’essere chiaramente antropologico ed etico, perché questo è l’orizzonte di base per affrontare qualunque problema. In secondo luogo, evidenziando quelle che ormai sono chiaramente le priorità sotto gli occhi di tutti e cioè il problema del lavoro, la famiglia e anche la riforma dello Stato.
D. – Cosa chiedere ai partiti politici?
R. – Un grande senso di responsabilità e di verità: responsabilità per una partecipazione onesta e generosa, naturalmente. E di verità per non eludere i veri problemi, che sono quelli di base, di ordine antropologico. Su questo ceppo vitale tutti gli altri problemi, che sono gravi, trovano ispirazione, linfa e quindi prospettiva.
D. – La Chiesa non si schiera?
R. – Come sempre la Chiesa, come ricorda anche il Santo Padre, non fa politica in modo diretto ma deve ricordare – come ricorda anche il Concilio Vaticano II – a tutte le coscienze i valori morali, imprescindibili e quella visione antropologica che pone l’uomo al centro della politica. Ma se l’uomo non è visto nella sua verità integrale, gli altri problemi non saranno mai risolti alla radice.
Testo proveniente dalla pagina: http://it.radiovaticana.va/news/2013/01/24/il_libro_del_card._bagnasco_la_porta_stretta._il_card._bertone/it1-658804
del sito Radio Vaticana
Acquista il libro su Libreria del Santo