Immagina di incontrare, per lโultima volta prima di partire per un lunghissimo viaggio, i tuoi amici piรน cari. Hai un solo minuto prima di poterti congedare. Che cosa gli diresti?
ร lโultima volta che vi vedete, prima di affrontare un lungo viaggio. Immagina di sapere, in cuor tuo, che questo viaggio ti porterร in luoghi lontanissimi, dove sarai chiamato a fare cose molto importanti. E che, probabilmente, dovrai stare lontano per sempre dal posto che stai lasciando. Hai un solo minuto per poterti congedare da persone con cui hai condiviso gli ultimi anni della tua vita. Persone che ami. E che ti porterai sempre nel cuore. Forse le parole che pronuncerai non saranno le piรน urgenti? Le piรน vive? Quelle che piรน ti stanno a cuore? Forse non parlerai proprio della cosa che tu ritieni sia la piรน importante?
Questo รจ proprio ci che ha fatto Gesรน prima di salire al cielo! Ha parlato ai suoi discepoli, a coloro che chiamรฒ amici (cfr. Giovanni 15,15), a chi piรน amava: โAndate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creaturaโ (Marco 16,15).
Sono parole cariche di urgenza. Parole che contengono una consegna, fatta a tutti noi, che ha lo stesso sapore dellโaltra consegna fatta alla madre Maria ed a San Giovanni evangelista, nel momento della morte in croce: โGesรน allora, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: ยซDonna, ecco tuo figlio!ยป. Poi disse al discepolo: ยซEcco tua madre!ยป. E da quel momento il discepolo lโaccolse in casa suaโ. (Giovanni 18, 26-27).
Fonte: La Buona Parola, il blog di Alessandro Ginotta https://www.labuonaparola.it
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