Alessandro Ginotta โ€“ Commento al Vangelo del giorno, 3 Giugno 2024

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Ecco una parabola che mi ha sempre rattristato profondamente: quella dei vignaioli perfidi. Ma leggendo con attenzione questo racconto assurdo potremo cogliere il messaggio che vi si nasconde dentro.

Il padrone della vigna curรฒ con amore il terreno, lo coltivรฒ, vi installรฒ un torchio, lo circondรฒ con una siepe e vi ha costruรฌ una grande torre per difenderlo. Poi affidรฒ la vigna ad un gruppo di contadini perchรฉ la lavorassero. Forse il male seminรฒ odio ed egoismo nei cuori di questi mezzadri, perchรฉ essi decisero di non onorare il patto con il padrone, e pensarono di impossessarsi del terreno e di cacciare gli emissari del padrone: uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono.

Fu cosรฌ che il padrone decise di inviare il proprio figlio augurandosi che i vignaioli avessero rispetto per lui. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: โ€œCostui รจ lโ€™erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua ereditร !โ€. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Certo che erano proprio spregiudicati, disonesti e senza cuore questi vignaioli! Non per niente vennero chiamati perfidi.

Chi di noi non si indigna di fronte ad un tale sprezzante atteggiamento? Cosรฌ pregno di cattiveria da non poterci credere!

Ma leggendo con attenzione questo racconto assurdo potremo cogliere lโ€™ovvio che vi si nasconde dentro. E cosรฌ, a ben guardare, scopriremo che i perfidi contadini siamo proprio noi. Sรฌ, perchรฉ รจ la mano dellโ€™uomo, di colui che tanto amore ha ricevuto e riceve da Dio, ad assassinarne il Figlio: โ€œPilato intanto uscรฌ di nuovo e disse loro: ยซEcco, io ve lo conduco fuori, perchรฉ sappiate che non trovo in lui nessuna colpaยป. Allora Gesรน uscรฌ, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: ยซEcco lโ€™uomo!ยป. Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: ยซCrocifiggilo, crocifiggilo!ยป. Disse loro Pilato: ยซPrendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpaยป. Gli risposero i Giudei: ยซNoi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perchรฉ si รจ fatto Figlio di Dioยปโ€ (Giovanni 19,4-7).

A quelli tra noi che prenderanno le distanze leggendo queste righe e non si sentiranno responsabili della morte di Cristo, magari perchรฉ preferiranno la scorciatoia di addossare tutta la responsabilitร  di questa scelta ad un solo popolo o forse perchรฉ si riterranno appartenere ad unโ€™epoca troppo lontana nel tempo, risponderรฒ che noi ripetiamo lโ€™assassinio di Gesรน ogni giorno.

Sรฌ, lo uccidiamo, nel nostro cuore, ogni volta che lo dimentichiamo. Ogni volta che scegliamo di fare il male, anzichรฉ il bene. Ogni volta che il peso della nostra coscienza sembra troppo greve ed allora preferiamo liberarcene. Lรฌ assassiniamo il Profeta scomodo, perchรฉ non parli. Perchรฉ non ci accusi. Perchรฉ la sua morte ci permetta di proseguire a compiere scelte sbagliate in nome di una pigrizia, di unโ€™ignavia e di un egoismo a cui abbiamo venduto la nostra anima, proprio come Giuda, per trenta misere monete dโ€™argento.

รˆ cosรฌ: non siamo stati capaci di accogliere Gesรน! Lo abbiamo crocifisso pubblicamente, quando ci siamo vergognati di essere cristiani. E ci siamo disfatti del suo cadavere nascondendolo dietro ad un macigno fatto di indifferenza ed egocentrismo sfrenato. Ma proprio lรฌ, dietro quel masso, per quanto sia pesante, si ripete anche per noi il Miracolo della Risurrezione di Gesรน. Sรฌ, perchรฉ anche il cuore del piรน incallito dei criminali viene illuminato da una fiammella dellโ€™amore che arriva da Dio. Ed anche il peccatore piรน irremovibile viene colto, di tanto in tanto, da qualche dubbio. Dio si fa strada dentro di noi, e, senza giudicarci, ispira in noi sentimenti di bontร , mentre, in ogni istante, ci resta accanto cercando di parare le nostre cadute, offrendoci un sostegno per rialzarci, donandoci il perdono dei peccati. Donandoci la sua stessa vita. Ecco che la storia si ripete: anche nel nostro cuore risorge Gesรน. Ecco che, ad un nostro cenno di pentimento, Dio ci perdona. Perchรฉ non esiste figlio che non venga riammesso nella famiglia. Perchรฉ non esiste peccato cosรฌ grave da non poter essere perdonato. Perchรฉ non esiste motivo per cui noi, proseguiamo imperterriti nel nostro errore di rifiutare il perdono di Gesรน.

Fonte: La Buona Parola, il blog di Alessandro Ginotta https://www.labuonaparola.it
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