Un Dio che vede il mondo al contrario e si fa luce, proprio quando tutto attorno a noi è buio
Le prospettive di Dio sono completamente diverse dalle nostre: è Altissimo, incommensurabile, onnipotente, grandissimo, eppure si fa così piccolo e fragile per noi: «Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia» (Luca 2,7).
Ma com’è “strano” questo Dio!? Il suo modo di agire è così diverso dal nostro che ci risulta difficile comprenderlo. Ci chiediamo perché un Dio che poteva restare a godersi le sue comodità nei cieli, abbia deciso di scendere sulla terra. Di incarnarsi e vivere un’esistenza difficile. Una vita in mezzo agli ultimi, nascendo in una mangiatoia, al freddo ed al gelo.
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Rischiando ripetutamente la propria vita, fino a perderla per noi. Un Dio che fa questo per amore, non può non amare le proprie creature. E così Gesù si è fatto carne per camminare in mezzo a noi. Si è fatto uomo per vivere in mezzo a noi. Per salvarci. Per guarirci. Per liberarci dal male. Per portarci a vivere insieme a Lui.
Ma Gesù, potevi almeno scegliere una culla al posto della mangiatoia! Non sai che nella greppia si tiene il foraggio per il bestiame? Sì. Lo sai, perché tu conosci e vedi ogni cosa. Anche le più nascoste. Allora quale messaggio ci volevi trasmettere, quando hai scelto di compiere un gesto così eclatante? Ci sono: Tu ci stavi invitando a cambiare prospettiva! […] Continua a leggere qui.
Per gentile concessione di Alessandro Ginotta
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Fonte: La Buona Parola, il blog di Alessandro Ginotta https://www.labuonaparola.it/
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