GLI INSEGNAMENTI ALLA COMUNITร DEI CREDENTI
Il Vangelo di oggi si trova allโinterno del breve ยซdiscorso sulla comunitร ยป (Mc 9,33-50), con cui il Signore ha inteso istruire la comunitร dei suoi discepoli, che un giorno diventerร Chiesa.
1. Il primo insegnamento รจ suggerito al Signore dallโiniziativa presa da Giovanni con altri apostoli, nei confronti di quel guaritore che cacciava gli spiriti nel nome di Gesรน ma non intendeva unirsi al loro gruppo. Una situazione ritenuta da Giovanni sbagliata, per cui egli aveva proibito a quel tale di agire nel nome di Gesรน. Ma il Signore disapprova Giovanni, perchรจ quel tale, non agendo contro il Signore, di fatto era con lui. Quindi Gesรน ha proclamato il principio da applicare nella futura Chiesa: ยซChi non รจ contro di noi รจ con noiยป. Dunque Gesรน vuole una Chiesa che non sia chiesuola, ma a porte aperte.
2. Poi Gesรน allarga il concetto dichiarando che anche un gesto quasi insignificante come un bicchiere di acqua offerto per amor suo merita ricompensa.
3. Infine diventa severo nei confronti di chi recasse scandalo nella comunitร . Una mano, un piede, un occhio, qualunque cosa fosse strumento di scandalo, dovrร assere tagliato via. Scandalo: pietra sul cammino, ostacolo che fa inciampare e cadere. In tal modo Gesรน ha difeso i ยซpiccoli che credonoยป. Piccoli non tanto nel senso di bambini, ma in quanto discepoli comuni, giunti alla fede con la loro buona volontร . Chi provoca per loro scandalo, merita la Geenna. Geenna, si sa, era la discarica a cielo aperto di Gerusalemme, una valle in cui venivano gettate le immondizie. I fuochi che consumavano i rifiuti con i loro bagliori sinistri, e il fumo trasformavano la discarica in simbolo del luogo di pena ultraterreno dei dannati. E Gesรน utilizza questa immagine popolare per stigmatizzare gli eventuali comportamenti scandalosi nella futura comunitร dei discepoli.
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GEOGRAFIA DELLA CHIESA?
Cโรจ una geografia della Chiesa? A segnarne i confini non sarร certo la linea bianca del gessetto sulla lavagna, che separerebbe i buoni (= Chiesa) dai cattivi. Meglio immaginare un nucleo (il Signore), con vari centri concentrici attorno, come ha suggerito per decenni il sociologo delle religioni Silvano Burgalassi. Descriveva la religiositร degli italiani ricorrendo a cinque mondi, o sottoculture.
Allโinterno, il mondo dei Profeti. Poi verso lโesterno: la sottocultura del Modello Ufficiale, quella detta Sacrale-Magica, quella dellโIndifferenza religiosa. Infine, il mondo dellโAteismo.
I โ I Profeti, innovatori. ยซGuardano al futuro, portano avanti la Chiesaยป. Hanno bisogno di una forte personalitร , perchรจ ยซlo scoraggiamento รจ la loro massima tentazioneยป. La Chiesa di fatto ยซguarda al presente, se mai un pochino al passato, secondo i profeti non ha le possibilitร di guardare al futuroยป. E ciรฒ facilmente li mette in crisi.
II โ I cristiani del Modello Ufficiale. Orientati con realismo al presente, ubbidienti al Papa e ai Vescovi, ยซfaticosamente vanno avanti con la Chiesaยป. Sono sovente preoccupati e allarmati.
III โ Sottocultura Sacrale-Magica. Un mondo che ha paura del futuro. La terra cambia sotto i loro piedi. Tendono a rifugiarsi nel ritualismo, nella superstizione.
IV โ Gli indifferenti. Assorbiti dalla vita pratica, privi di interesse religioso. Fanno qualche concessione a Battesimo, Cresima, Matrimonio, a volte si confessano in extremis (non si sa mai). Una religione utile per lโaldilร , non per lโaldiqua.
V โ Gli Atei. Con unโavvertenza: non tutti quelli considerati tali sono veramente atei, alcuni crederebbero in una Chiesa autentica. Che perรฒ non riconoscono in quella che appare sotto i loro occhi. Quando cโรจ questo atteggiamento, esprimono a modo loro qualcosa di profetico. ยซSono mondi che esigono un approccio assai delicato, e il massimo rispetto: si tratta di persone!ยป (Silvano Burgalassi).