Il Vangelo del giorno – lunedì 13 Agosto 2018 – Gesuiti

Gesù si trova in Galilea, che è una terra rigogliosa, verde, piena di campi arati e di pascoli. E, proprio lì dove è nato, anticipa la sua morte e resurrezione ai fedelissimi, che ovviamente si rattristano. Sicuramente ci sarei rimasto male anch’io a sentirlo parlare della sua morte, dopo tutte le cose che aveva fatto ed i viaggi percorsi insieme. È interessante vedere come sfrutta il tempo che gli rimane: Gesù prosegue nella sua quotidianità e si preoccupa di pagare le tasse, quasi a significare che alla fine la divinità, l’essere figli di Dio, si compie nell’umanità delle cose quotidiane, nella routine, che racchiude in sé quel potenziale esplosivo che è l’Amore incondizionato nel fare bene le cose che dobbiamo fare, avere qualcuno che ci ami così per amare gli altri senza scrupoli: basta iniziare e gusteremo coi cinque sensi una presenza viva dentro di noi, allora tutto sarà divinamente umano e umanamente divino. Lo è già!

Matteo Penazzi

Immagino

Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.

Rifletto sulle domande

  • Con quale sentimento convivo nelle mie giornate?
  • Che lavoro ho scelto per sentirmi bene e far star bene gli altri?
  • Di quali opere di Misericordia posso rendere conto al Signore?

Ringrazio

Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualità ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 17, 21-26
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa?». Rispose: «Sì».
Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei».
E Gesù replicò: «Quindi i figli sono liberi. Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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