DIO – Domande, input, opportunità

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Chi è Dio? Esiste davvero? Se siamo onesti con noi stessi, sappiamo benissimo che alla domanda: “Chi è Dio?” non siamo in grado di dare una risposta, almeno se per risposta intendiamo un concetto chiaro, preciso, quindi definitivo e dimostrabile.

Eppure nel profondo della nostra interiorità sappiamo altrettanto bene che questa è la domanda per eccellenza e non può avere una risposta secondo i criteri che di solito cerchiamo in una risposta. È per questo che abbiamo bisogno di ricorrere alle formule, per esempio, quelle del catechismo! Oppure ci facciamo aiutare dalla filosofia, dalle teologia, che possono aiutarci e di fatto ci aiutano e molto… ma si fermano sulla soglia: Dio, l’assolutamente Altro, è sempre un po’ più in là… Ci interpella, ci obbliga a uscire da schemi preordinati, a lasciare da parte gli strumenti della conoscenza e della comprensione che normalmente utilizziamo per conoscere e interpretare la nostra vita e la nostra storia.

Dio è mistero, e subito bisogna precisare che cosa significa mistero: non è qualcosa di tenebroso, da capire a tutti i costi, da sezionare per individuarne i possibili confini, per smontarne la forza inquietante, no! Il mistero di Dio è luminoso e, se accolto, diventa l’ambiente in cui la persona si comprende e comprende la storia, la sua storia personale e quella del mondo e del tempo in cui vive; l’ambiente in cui la paura, quella esistenziale, quella del non senso si stempera e lascia il posto a una visione più globale della realtà.

In questa prospettiva mi sembra molto intrigante il titolo di questo libro, pensato per adolescenti e per coloro che camminano con gli adolescenti: genitori, catechisti, educatori; un titolo che nasce da un acronimo e che apre alcune prospettive di riflessione, di discussione e di approfondimento:

DIO = Domande – Input – Opportunità.

Domande.
Spesso si pensa che Dio debba rispondere a tutte le nostre domande, ma Dio non è la risposta alle nostre domande, semmai è la luce che spinge le nostre domande oltre il confine limitato della nostra razionalità. Dice giustamente Roberta Vinerba, l’autrice: «…noi siamo fatti per domandare… Strani a noi stessi, complicati alla massima potenza, possiamo alzare gli occhi al cielo e chiedere, domandare, interrogare».

Input.
Chissà quante volte ci è successo: una nostra domanda non ha avuto la risposta che ci attendevamo, ma ha aperto una serie di finestre che hanno stimolato la nostra intelligenza a cercare oltre. Bene, con Dio è sempre così!

Opportunità.
Cento sono le domande che il libro considera e ci si potrebbe aspettare che cento siano le opportunità. Invece no! perché ogni domanda, ogni input, può generare molte opportunità, ogni domanda e ogni risposta possono muovere il pensiero, alimentare una ricerca più ampia, sottolineare un aspetto poco considerato e favorire un percorso nuovo o diverso da quello immaginato. Il libro prevede anche questo e mette a disposizione del lettore spazi dove segnare annotazioni, intuizioni e riflessioni personali.

Se ogni libro è un po’ come un viaggio alla scoperta di sé e del mondo che ci circonda, queste pagine lo sono un po’ di più. Tra l’altro, alla fine del libro c’è un QRcode che offre l’accesso ad una pagina dedicata ai lettori dove si trovano ulteriori provocazioni: canzoni, contenuti multimediali utili per gli adolescenti e per i loro educatori. L’hashtag #lamiafede mette il lettore in contatto con l’Autrice per ulteriori approfondimenti e riflessioni. Insomma, un libro giovane, vivo, che ha come obiettivo quello di aprire il dialogo e la comunicazione; perché la riflessione condivisa è come un sasso gettato in uno stagno: provoca infiniti cerchi che si allargano fino ad aprirsi.

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