Commento al Vangelo del giorno – 26 luglio 2018 – don Mauro Leonardi

Gesù, in questo Vangelo, non esclude nessuno dalla salvezza, ma detta, anzi , le regole perché questa chiamata alla santità e alla salvezza sia , come Dio vuole, universale e per tutti: si tratta di ascoltare, comprendere innanzi tutto con il cuore, la dimensione di Mistero che avvolge tutte le nostra esistenza. Dio, Amore provvidente e benevolo, ci vuole tutti in Paradiso e per questo desidera che ci apriamo all’azione di Dio nelle nostra vita

Poesia

Mettila tra le tue mani

Amore mio.
Da dove viene il male che mi cresce dentro?
Quello pericoloso.
Quello che non riconosco.
Quello che sembra buono.
Quello che nasce di nascosto e di nascosto cresce.
Quello che riconosco troppo tardi, quando ha già dato frutto.
Quando ha già fatto del male.
Da dove nasce?
Amore mio.
I miei nemici sono i tuoi.
Veglia il mio sonno.
Proteggi la mia stanchezza.
Dammi la mano e strappa le mie parole cattive.
Ferma le mie mani.
Voglio solo amarti.
Solo accarezzarti.
Non vedo l’ora di riposare con te nel tuo granaio.
Per ora dammi la mano, abbracciami.
Non lasciarmi dormire da sola.
Il male cresce accanto al bene.
Mischiato.
Non ci sono campi buoni.
E campi cattivi.
Ma male e bene stanno insieme.
Stanno insieme nel campo.
Che hai donato a me.
Stanno insieme nel mio cuore.
Che ho donato a te.
La mia testa semina pensieri nel mio cuore.
Crescono, crescono, crescono insieme.
Pensieri buoni e pensieri cattivi.
E poi fanno frutti, parole, gesti.
Parole buone e parole cattive.
Carezze e schiaffi, mani chiuse.
Come ho potuto dire quella cosa?
Come ho potuto fare questa cosa?
Perché il mio cuore dormiva?
Non lo so.
Ma pensieri cattivi sono entrati.
E hanno dato frutto.
Amore mio perdona.
Prendi le mie parole cattive.
Poggia la tua bocca sulla mia.
E strappa il male che dico.
Prendilo te.
Dentro di te.
Amore mio perdona.
Prendi le mie mani.
Mettile tra le tue.
Accarezza via tutto il male.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 13, 10-17
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?».
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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