Il commento al Vangelo di domenica 29 Luglio 2018, a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
Il Maestro moltiplica le nostre poche forze. Mettiamoci a sua disposizione!
COME SFAMARLI?
Domenica scorsa il vangelo si chiudeva notando la compassione di Gesù per la folla. Perché una grande moltitudine lo segue? Sicuramente è attratta dai prodigi. Le guarigioni miracolose sono certo sensazionali, ma il modo con cui vanno dietro al Maestro è davvero faticoso. Mentre lui si sposta in barca la gente lo segue a piedi lungo le sponde facendo molta strada e un simile sacrificio indica che davvero cercavano un pastore, qualcuno che nutrisse il loro bisogno spirituale.
È una vera e propria fame. È questa che Gesù vuole saziare e, nello stesso tempo, vuole che i suoi discepoli capiscano che è anche il loro compito, è l’obiettivo per cui li sta preparando. Per questo rivolge a Filippo con una domanda tanto strana: dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare? Il Maestro non vuole stupire i suoi con il miracolo, non cerca una affermazione personale, ma sta insegnando ai discepoli che l’apostolato è dare alle persone un nutrimento per l’anima, è saziare l’esigenza profonda di senso che c’è in ogni uomo.
Il Signore fa lo stesso miracolo del profeta Eliseo e la gente, che conosce la scrittura, lo capisce e dice di lui: questi è davvero il profeta! Il segno è però molto più grande. Eliseo ha sfamato cento persone, Gesù cinquemila. Pietro fa il conto delle possibilità a loro disposizione: cinque pani e due pesci; non potrà mai bastare. Eppure il Maestro comincia di lì. Non crea dal nulla il pane per tutti, moltiplica quello che c’è.
È anche questo un segno importantissimo. Gesù ha bisogno di noi, si vuole servire di noi per cui è pronto a moltiplicare le nostre povere forze. Questo succede anche oggi. È la storia della Chiesa. Dopo la crocifissione gli apostoli erano pieni di paura, sentivano il peso del tradimento di Giuda e anche del loro, dato che erano tutti scappati abbandonando il Signore, ma tutto è partito da loro, non ne sono venuti altri. Questa è la moltiplicazione che questo segno sembra indicare.
Noi possiamo nutrire tanta gente anche se siamo pochi, poveri, ignoranti e codardi, l’importante è che ci mettiamo sinceramente a disposizione. Questo è quello che Gesù ci chiede. Non deve essere la ricerca di un successo personale. Anche se la gente lo acclama e vuole farlo re, lui si ritira sul monte da solo.
Anche noi dunque, affrontando il nostro dovere, impariamo a mettergli davanti il poco che abbiamo senza temere di non essere all’altezza e permettiamogli di moltiplicare le nostre poche energie.
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XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- 2 Re 4, 42-44; Sal. 144; Ef 4, 1-6; Gv 6, 1-15
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 1-15
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 29 Luglio – 04 Agosto 2018
- Tempo Ordinario XVII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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