Commento al Vangelo del 22 Luglio 2018 – Piccole Suore della Sacra Famiglia

VENITE IN DISPARTE

In quel tempo, 30. gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. 31. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.

Il Vangelo odierno costituisce l’introduzione alla moltiplicazione dei pani. I discepoli tornano dalla missione e ne riferiscono l’esito a Gesù. Egli li accoglie, li ascolta, li invita a fare una pausa di riflessione e di riposo. Come ottimo pedagogista sa che le energie fisiche e spirituali devono essere ripristinate per poter riprendere le forze esteriori ed interiori.

Marco definisce “apostoli” (apóstoloi) i discepoli. Nel greco classico questo termine significa “inviato”, colui che rappresenta una persona importante. I discepoli parlano in nome di Gesù, agiscono e predicano per suo conto. Non possono dire o comportarsi in modo autonomo, ma sempre in adesione piena a Colui che li invia. È l’obbedienza che suggella la continuità con l’insegnamento del Maestro. I contenuti dell’annuncio sono: il Regno di Dio che viene; la necessità della conversione; la misericordia di Dio in Cristo per tutte le forme di debolezza e fragilità umana.

“Riposatevi un po’”: per riuscire a donarsi è necessario prendersi del tempo per sé, per riposare, per riappropriarsi della vita. C’è un tempo per agire e un tempo per riflettere sull’agire. L’essere umano ha bisogno di attenzioni, di riposo per essere felice. Gesù lo avverte in sé e negli altri: è pienamente Dio e pienamente uomo.

  1. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte.

È appena giunta la notizia che Giovanni Battista è stato decapitato, la predicazione ha affaticato il Maestro e i discepoli. Gesù e gli apostoli cercano un luogo dove potersi ritemprare.

Anche a noi è necessario prendere le distanze dalla quotidianità per focalizzare la propria vita e i propri obiettivi. Nella quiete e nel silenzio possiamo ascoltare la voce di Dio e alimentare la lampada della fede alla sorgente della Parola: “Fuggi, fa’ silenzio, cerca quiete” (Detti dei padri del deserto, Serie alfabetica, Arsenio 2).

  1. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li

La folla segue Gesù da parecchi giorni e non demorde: vuole ascoltarlo ancora! Precedono addirittura la barca.

Quando siamo afferrati da un desiderio grande, niente ci ferma e cerchiamo a tutti i costi di raggiungere l’obiettivo. Così fanno le persone che vogliono ascoltare Gesù.

  1. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte

L’intenzione di ritirarsi è lodevole, ma, vedendo le folle che li precedono, Gesù è preso da compassione e si mette ad insegnare.

Il bisogno di riposo diventa secondario rispetto alle necessità delle persone, affamate di verità perché sono “senza pastore”. Gesù si pone alla loro guida come Buon Pastore: “Il Signore è il mio pastore! Non manco di nulla! Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici” (Salmo 23,1.3-5).

“Vide una grande folla”: lo sguardo di Gesù si posa sul bisogno dell’uomo che soffre. Ci sono sofferenze di tanti tipi e Lui si accorge di tutte le sfumature del dolore dell’umanità. Guarda, capisce, ama e soccorre.

“Ebbe compassione di loro”: la compassione di Gesù è tale che dimentica tutto, pur di salvare chi si affida a Lui. Dimentica persino il diritto naturale di nutrirsi, pur di diventare egli stesso nutrimento per gli altri. Rinuncia al suo riposo, non a quello dei discepoli.

In altri passi del Vangelo Gesù dimentica se stesso per andare incontro alle persone: quando incontra la samaritana al pozzo di Sicar, risponde ai discepoli che lo invitano a mangiare: “Io ho un alimento da mangiare che voi non conoscete” (Giovanni 4,32) e ancora: “Il mio alimento è fare la volontà di colui che mi ha mandato a realizzare la sua opera” (Giovanni 4,34).

“E si mise a insegnare loro molte cose”: l’evangelista Marco non riferisce i contenuti della predicazione di Gesù, ma per ben quindici volte ripete che la sua attività principale è l’insegnamento. L’attrazione da Lui esercitata sulla folla nasce dalla bontà del suo cuore,  dall’amore che sprigiona dal suo volto, dalla capacità di entrare in empatia, dal modo nuovo di proporre la Parola. Unisce l’autorità con la semplicità, la parola con i gesti che la sottolineano. Stabilisce una relazione tra maestro e discepolo attraverso il coinvolgimento, che nasce dalla condivisione della vita.

Sovverte la consuetudine del tempo: accetta come discepole le donne, non solo gli uomini; predica in qualsiasi luogo, non solo nell’ambiente specificamente dedicato (la sinagoga o il tempio): la barca, la pianura, il monte, la piazza, la casa, la riva del lago. Sa criticare quando è il momento di farlo; argomenta e discute con chi gli pone tranelli. Comunica con esempi tratti dalla vita concreta per farsi capire dai piccoli e dai grandi, dalla gente semplice come da quella colta. Soprattutto trasmette amore per la gente, compassione per i malati, consolazione per chi è nel dolore, tenerezza per i bambini, misericordia per i peccatori.

Ogni nostra azione deve essere improntata a misericordia per assumere in noi gli stessi “sentimenti che furono in Cristo Gesù” (Filippesi 2,5). Abbiamo l’esempio, abbiamo l’Eucaristia, nostra forza: mettiamoci all’opera per fare come ha fatto Gesù, per diventare il prolungamento della sua misericordia.

Suor Emanuela Biasiolo

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XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

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Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6, 30-34

Erano come pecore che non hanno pastore.

30Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. 31Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. 32Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. 33Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
34Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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