Il commento alle letture del 12 Luglio 2018 a cura di Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).
SCUOTETE LA POLVERE DEI VOSTRI PIEDI
Os 11,1-4.8c-9; Sal 79; Mt 10,7-15
Gli Apostoli di Gesù e i ministri del Vangelo sono responsabili dinanzi a Dio per l’eternità per ogni infedeltà in ordine alla missione ricevuta. Ad essi è chiesto di annunziare ad ogni uomo la Parola della salvezza così come è stata loro consegnata. Di ogni manchevolezza verso la missione dovranno domani rendere conto a Dio. Per ogni loro difetto nel mandato ricevuto saranno sottoposti a giudizio. Perché essi dovranno scuotere la polvere dai loro sandali, nel caso non vengano accolti o siano respinti? Scuotere la polvere è attestazione che la responsabilità ora è tutta di coloro che non hanno voluto la Parola. Domani, nel giorno del giudizio, nessuno li potrà accusare di non aver svolto con fedeltà piena la missione ricevuta. Negli Atti degli Apostoli San Paolo attesta la sua innocenza verso coloro che si perdono. Gli stessi Atti finiscono con questa affermazione di non responsabilità di fronte agli Ebrei.
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Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono ricolmi di gelosia e con parole ingiuriose contrastavano le affermazioni di Paolo. Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. Così infatti ci ha ordinato il Signore: Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all’estremità della terra». Nell’udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio. I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo (At 13,44-52). E, avendo fissato con lui un giorno, molti vennero da lui, nel suo alloggio. Dal mattino alla sera egli esponeva loro il regno di Dio, dando testimonianza, e cercava di convincerli riguardo a Gesù, partendo dalla legge di Mosè e dai Profeti. Alcuni erano persuasi delle cose che venivano dette, altri invece non credevano. Essendo in disaccordo fra di loro, se ne andavano via, mentre Paolo diceva quest’unica parola: «Ha detto bene lo Spirito Santo, per mezzo del profeta Isaia, ai vostri padri: Va’ da questo popolo e di’: Udrete, sì, ma non comprenderete; guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca! Sia dunque noto a voi che questa salvezza di Dio fu inviata alle nazioni, ed esse ascolteranno!» (At 28,23-28).
Oggi una tremenda menzogna sta attraversando le menti dei discepoli di Gesù. Hanno deciso di non annunziare più il Vangelo, per dedicarsi ad altre opere più redditizie in termini di considerazione e di gloria terrena. Ma essi domani non saranno giudicati dagli uomini, ma da Cristo Crocifisso, dal Fedele al Padre fino alla morte.
Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città.
Il cristiano non dipende dalla volontà del mondo, ma solo dalla volontà di Cristo Crocifisso. Lui lo ha mandato. A Lui dovrà rendere conto di ogni anima che si perde. Neanche quanti propongono la resa al mondo giudicheranno, ma solo il Crocifisso.
Vergine Obbedientissima, Angeli, Santi, aiutateci a credere nella nostra responsabilità.