Commento al Vangelo del 24 Giugno 2018 – don Angelo Busetto

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Il dito di Giovanni

La liturgia della domenica lascia spazio a Giovanni Battista. Il Battista aveva fatto spazio a Gesù: lo ha indicato presente, e alcuni dei suoi discepoli sono andati dietro a Gesù, Giovanni e Andrea per primi. Il Battista aveva riconosciuto Gesù tra la folla dei penitenti, e aveva visto lo Spirito posarsi su di lui al momento dell’immersione nel fiume Giordano per il Battesimo; una illuminazione analoga a quella che gli era accaduta quando, nell’incontro di Elisabetta con Maria madre di Gesù, si era scosso nel seno della madre.

«Che sarà mai questo bambino?», diceva la gente alla sua nascita. La venuta di Gesù figlio di Dio e il suo riconoscimento tra gli uomini, non avviene con lo scoppio dei mortaretti. Avviene per la comunicazione da persona a persona. Chi vede Gesù, lo dice a un altro. Il metodo del Battista continua nella Chiesa: «Quello che abbiamo visto e udito, lo annunciamo a voi», come dice uno dei due primi discepoli, Giovanni. Così si è comunicato il cristianesimo, e così oggi riprende fiato nella società secolarizzata, refrattaria a ogni forma di organizzazione e programmazione della fede. Giovanni Battista, con il suo grido e il dito puntato, ne è il capostipite.

Fonte: Vatican Insider

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