Vangelo del giorno – mercoledì 6 Giugno 2018 – P. Lorenzo Montecalvo

Ci sono ancora molti Sadducei nella Chiesa. Chi erano i Sadducei al tempo di Gesù? Era la classe aristocratica del popolo ebraico e gli economi del tempio. Molti di loro erano anche sacerdoti, non credevano nella risurrezione e, per loro, dopo la morte c’era il nulla. Per questo motivo erano impegnati ad avere e ad accumulare il più possibile i beni di questo mondo. Perciò il tempio era per loro un luogo per fare soldi e non per adorare il SIGNORE. Si capisce perché, dopo la cacciata dei mercanti dal tempio, decisero di far fuori GESÙ.

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I Sadducei di oggi, pur credendo in Dio, dicono: “Il Paradiso nostro è qui; crediamo in Dio, ma la nostra esistenza finisce con la morte. Se facciamo qualche opera buona è perché Dio ci benedica mentre camminiamo su questa terra. Noi viviamo per i beni di questo mondo. Tutto il resto è zero”.

I Sadducei di oggi che vivono nel tempio sono quei sacerdoti che dicono: “Fedeli, più offerte in danaro fate alla Chiesa più Dio vi amerà”. Ovviamente il danaro va a finire sul loro conto in banca e non per distribuirlo ai poveri.

I Sadducei di oggi sono quelli che, nonostante che si professino cristiani, dopo un funerale dicono: “Peccato che è morto!”. Il che significa che dopo la morte c’è il nulla.

I Sadducei di oggi sono quelli che per tutta la vita piangono disperatamente per la morte di un loro caro. Il loro pianto disperato denota che dopo la morte c’è il nulla.

Chi sono i cristiani? Sono quelli che già da qui sulla terra hanno una relazione di amore con il Signore e anche se in maniera velata già pregustano l’eternità con il Dio dei viventi. Vedendo e gustando la presenza del Signore, non vedono l’ora di chiudere gli occhi alla scena di questo mondo per stare eternamente con Lui e vederlo faccia a faccia. Questa è la mia speranza che un giorno diventerà realtà non per i miei meriti, ma per la misericordia del Signore.

E tu… per cosa o per chi vivi? Amen. Alleluia.

P. Lorenzo Montecalvo  (Fonte)

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 12, 18-27
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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