L’uomo diviso
Secondo la testimonianza biblica (1a lettura) il primo uomo, ricco di doni così grandi, non si sarebbe deciso da solo ad ergersi contro Dio, che gli appariva come una realtà talmente grande che non avrebbe mai osato trasgredirne il precetto, se la tentazione non gli fosse giunta dall’esterno.
Una potenza esteriore agì nell’uomo perché si attuassero le possibilità di male che erano in lui. Così la presenza misteriosa ma reale del tentatore, di satana, si fa sentire fin dalle prime pagine della Bibbia.
Col nome di satana (ebr. satan = l’avversario) o di diavolo (gr. diàbolos = il calunniatore), la Bibbia designa un essere personale, invisibile, ma la cui azione si manifesta, nella tentazione. Fin dal primo episodio della sua storia, l’umanità vinta intravede che un giorno trionferà del suo avversario.
Uno più forte di satana
La vittoria dell’uomo su satana sarà Cristo che ha la missione di «ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo» (Eb 2,14); di « distruggere le sue opere » (1 Gv 3,8); in altre parole, di sostituire il regno del Padre suo a quello di satana (1 Cor 15,24-28; Col 1,13s.).
I vangeli presentano, quindi, la vita pubblica di Gesù come una lotta contro satana. Essa incomincia con l’episodio della tentazione in cui per la prima volta dopo la scena del paradiso, un uomo, rappresentante l’umanità, un «figlio di Adamo» (Lc 3,38), viene a trovarsi a faccia a faccia col diavolo. Questa lotta si inasprisce con la liberazione degli indemoniati. Esse provano che il regno di Dio è giunto e che quello di satana ha avuto termine.
E nel preciso momento in cui il diavolo sembra avere il sopravvento (la passione e la morte di Gesù) il «principe di questo mondo» è «gettato fuori» (Gv 12,31). Gesù è l’uomo forte che incatena satana e le potenze del male e custodisce la casa. Egli ha vinto una volta per tutte passando attraverso il mistero della sua morte-risurrezione. E la sua vittoria è donata e partecipata ad ogni fedele nella Chiesa.
Lotta drammatica tra il bene e il male
«Tutta intera la storia umana è infatti pervasa dalla lotta contro le potenze delle tenebre; lotta cominciata fin dall’origine del mondo, che durerà, come dice il Signore (Mt 13; 13,24-30 e 36-43), fino all’ultimo giorno. Inserito in questa battaglia, l’uomo deve combattere senza soste per poter restare unito al bene, né può conservarsi buono se non a prezzo di grandi fatiche, e con l’aiuto della grazia di Dio».
L’esistenza cristiana comincia con la vittoria radicale sul male e satana nel battesimo (cf. nel Rito del battesimo, l’esorcismo e rinuncia a satana). Viene estesa e continuamente attualizzata nella partecipazione agli altri sacramenti. Tutta la vita del cristiano diventa, come quella di Cristo una lotta, un duello col male e le potenze del maligno.
Un nemico da non ignorare né sottovalutare
Sono molti i cristiani che oggi non credono più all’esistenza di satana. La personificazione del male appartiene, si dice, all’epoca, ormai tramontata, in cui l’uomo si riteneva zimbello di forze cosmiche. Mitologia popolare di ieri, oggi è respinta, e ciò che si chiama possessione diabolica è uno dei tanti traumi che la psicologia cerca di spiegare.
È sempre più evidente l’imbarazzo e il disagio con il quale esegeti e teologi moderni parlano di satana e delle potenze del male.
Il mistero del male infatti, non è una fantasia, ma una realtà. La sua potenza lucida che organizza distruzione e morte si accampa in mezzo agli uomini, e tuttora ne avvertiamo la presenza: « I1 male non è soltanto una deficienza, ma una efficienza di un essere spirituale, pervertito e pervertitore» (Beato Paolo VI, Discorso del 1972).
Il demonio assume, di tempo in tempo, un volto diverso: occorre perciò individuarlo. La più fine astuzia del diavolo, secondo il famoso detto di Beaudelaire, sta proprio nel persuadere la gente, che lui non esiste.
L’Immacolata è colei che ha schiacciato il capo a Satana. Preghiamola che ci protegga sempre dalle insidie del maligno.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Gen 3,9-15; Sal 129; 2Cor 4,13 -5,1; Mc 3, 20-35
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35
In quel tempo Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni”. Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: “Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna”. Poiché dicevano: “È posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.
Parola del Signore
Fonte: LaSacraBibbia.net
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO