Oggi è la festa del “Corpo e del Sangue di Cristo”.
Che cos’è il corpo?
Il corpo è il mio aspetto fisico, la mia faccia, le mie mani, i miei occhi, le mie orecchie, il mio naso, il mio busto, le mie gambe, i miei piedi…
Ed il sangue?
Tutti noi sappiamo che scorre in noi, che è portatore della nostra vita: senza sangue moriremmo…Vi sarà capitato senz’altro di sbucciarvi o graffiarvi e vedere il sangue che è dentro di voi ( e magari a cui non pensate mai) uscire fuori…il sangue che non si vede ma che c’è…
Anche Gesù ha avuto un corpo e del sangue, perché, pur essendo figlio di Dio, ha avuto una storia umana: è nato, è esistito, è morto.
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Ti è mai capitato di giocare o parlare con un amico e di stare così bene e di essere così felice da desiderare che il tempo non trascorra, che non venga mai l’ora di smettere perché stai bene?
Eppure arriva sempre l’ora di lasciarsi, arriva sempre il tempo in cui il gioco o il discorso finisce e ci si separa.
Ecco, questo è quello che ricordiamo oggi. Il Signore, sapendo di dovere morire, cena con i suoi e dona loro il suo corpo ed il suo sangue dicendo:
Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: [22] “Prendete, questo è il mio corpo”. [23] Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. [24] E disse: “Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza versato per molti. [25] In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”.
E’ un doppio annuncio della propria morte (“In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”), ma anche annuncio di permanenza eterna col dono del suo corpo ed il suo sangue …
Il dono (è quello che festeggiamo oggi) non è un simbolo, un rituale, ma è presenza vera, reale del Signore che noi non conosciamo di persona, che è rimasto presenza fra noi. I segni della sua presenza sono diversi.
Un segno evidente e tangibile della presenza del Signore è la sua chiesa.
Per questo è importante ogni volta che siamo riuniti nel nome Suo. Per questo non conta se siamo due o centomila, ma conta che siamo in un posto per Lui (per esempio nella classe di catechismo, in chiesa, a progettare un lavoro, una missione, in tutti questi casi siamo Chiesa…).
Questo è un’eredità che ha lasciato a noi tutti se noi siamo con Lui, Lui è presente fra di noi!
Il corpo ed il sangue di Cristo sono stati donati nella morte, e nella morte di croce (la più infamante, la morte degli ultimi, Gesù è nato in una grotta e morto in croce, Dio degli ultimi non dei primi…).
Ma il Signore ha lasciato alla sua comunità anche il suo corpo ed il suo sangue e lo ha lasciato a tutti noi a livello comunitario, per questo partecipiamo, insieme al celebrante, al mistero di Cristo che ogni giorno ed in tutti i tempi è per i cattolici presente sugli altari di tutto il mondo.
Ci pensate: in tutti i tempi e in tutto il mondo… Questa è la “nuova alleanza “fra Dio e gli uomini”: non più un Dio per il popolo eletto ma un Dio per tutti. Un Dio per sempre che permane laddove noi umani passiamo.
Se ci pensate, la cosa più bella è che con il nostro avvicinarci al corpo ed al sangue di Cristo il rapporto diventa anche individuale, Dio ci nutre con se stesso ed io, con tutti i miei difetti, le mie manchevolezze, ma pure i lati belli della mia persona accolgo in me Gesù…
Diceva un santo (Sant’Ignazio di Loyola) che più uno si accosta al sacramento dell’eucarestia, più sente il bisogno di accostarcisi. Per questo è festa: la festa di un dono grande che ci è stato fatto, il corpo ed il sangue che Cristo ha donato a noi sua chiesa che dietro a lui camminiamo.
Spunti di lavoro con i bambini
Sono tracce che forniamo, poi ognuno le organizza come vuole…
1) Riflessioni sul corpo ed il sangue:
partendo dai bambini, parlare del corpo ed il sangue, poi sottolineare come il fatto che Gesù sia stato corpo e sangue significa un Dio incarnato, un Dio che è entrato nella storia (volendo fare notare come il Dio di Israele era un Dio trascendente, i greci e i romani avevano tanti dèi ecc..), quindi un Dio monoteista ed incarnato.
2) Riflessioni sulla presenza di Gesù sull’altare:
Gesù è presente, mediante il sacramento, è presenza e non simbolo.
A nostro parere è bene partire dalla discussione coi bambini domandando che succede durante la messa,qual è lo scopo per cui si va a messa, ecc..
3) Essere chiesa:
“Io sono l’Alfa e l’Omega dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!” (Ap 1,6)
Riflettere coi bambini sul tempo del uomo e il tempo di Dio: Dio è per sempre
Riflettere poi su Dio è ovunque su ogni altare, ma anche nella presenza di ogni uomo il Sangue è stato effuso per tutti… anche per chi non amo, per chi non la pensa come me, per quelli che hanno una religione diversa…
4) Dio per tutti, ma Dio nel pane e nel vino anche per ognuno di noi il rapporto individuale con Dio, il rapporto comunitario con Dio… Parlare coi bambini e farli parlare della presenza di Gesù per loro…
Stampare l’immagine (eventualmente) questa è l’immagine della Madonna del Preziosissimo Sangue che San Gaspare del Bufalo portava durante le missioni popolari… Ragionare coi bambini sulla dolcezza della faccia della madonna, la serenità, la bellezza del bambino, un bimbo come tanti… Ma mettere in rilievo alcuni particolari esempio la posizione delle mani della madre che protende il bimbo ed il calice… Calice del sangue prezioso, sangue dell’alleanza, ecc..
Segni
Davanti ai bambini mettere una brocca di vino rosso ed un filone di pane… oppure un calice o qualche cosa che richiami il corpo ed il sangue di Cristo…
Altro segno: sottolineare la differenza fra l’essere chiesa e lo stare insieme per altri motivi: come? Parlando del più o del meno e facendo notare poi come questo parlare è diverso rispetto al parlare di Dio, la differenza fra stare insieme e l’essere comunità intorno al proprio Signore… Magari citare il Vangelo di Matteo a conclusione di un discorso sullo stare insieme “Perché dove sono due o tre riuniti in mio nome, io sono in mezzo a loro” (Matteo 18,20) e dare un “segno” ai bambini ad esempio un cartoncino con scritto “Oggi … ci siamo riuniti nel nome del Signore”
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
DOMENICA del CORPUS DOMINI
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 3 Giugno 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Bianco
- Es 24, 3-8; Sal. 115; Eb 9, 11-15; Mc 14, 12-16. 22-26
Mc 14, 12-16. 22-26
Dal Vangelo secondo Marco
Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 03 – 09 Giugno 2018
- Tempo Ordinario IX
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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