Lectio Divina del 22 Maggio 2018 โ€“ Ordine dei Carmelitani

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1)  Preghiera

 Il tuo aiuto, Padre misericordioso,

ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perchรฉ possiamo conoscere

ciรฒ che รจ conforme alla tua volontร  e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesรน Cristoโ€ฆ

2)  Lettura del Vangelo

Dal Vangelo secondo Marco 9,30-37

In quel tempo, Gesรน e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: โ€œIl Figlio dellโ€™uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterร โ€. Essi perรฒ non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni.

Giunsero intanto a Cafarnao. E quando fu in casa, chiese loro: โ€œDi che cosa stavate discutendo lungo la via?โ€ Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il piรน grande. Allora, sedutosi, chiamรฒ i Dodici e disse loro: โ€œSe uno vuol essere il primo, sia lโ€™ultimo di tutti e il servo di tuttiโ€.

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E preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: โ€œChi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandatoโ€.

3)  Riflessione

  • Il vangelo di oggi narra il secondo annuncio della Passione, Morte e Risurrezione di Gesรน. Come nel primo annuncio (Mc 8,27-38), i discepoli sono spaventati ed hanno paura. Non capiscono la parola sulla croce, perchรฉ non sono capaci di capire nรฉ di accettare un Messia che diventa servo dei Loro continuano a sognare un Messia glorioso e mostrano, oltre a ciรฒ, unโ€™enorme incoerenza. Quando Gesรน annuncia la sua Passione e Morte, loro discutono su chi di loro sia il piรน grande. Gesรน vuole servire, loro pensano solo a comandare! Lโ€™ambizione li conduce ad autopromuoversi a fianco di Gesรน. Fino ad oggi, questo stesso desiderio di auto-promozione appare nelle nostre comunitร .
  • Sia al tempo di Gesรน come al tempo di Marco, cโ€™era un โ€œlievitoโ€ di ideologia dominante. Anche oggi, lโ€™ideologia delle propagande del commercio, del consumismo, delle telenovela influisce profondamente sul modo di pensare e di agire della gente. Al tempo di Marco, non sempre le comunitร  erano capaci di mantenere un atteggiamento critico dinanzi allโ€™invasione dellโ€™ideologia dellโ€™impero romano. Ed oggi?
  • Marco 9,30-32: Lโ€™annuncio della Gesรน attraversa la Galilea, ma non vuole che la gente lo sappia, poichรฉ รจ occupato con la formazione dei discepoli e parla con loro della Croce. Dice che secondo la profezia di Isaia (Is 53,1-10), il Figlio dellโ€™Uomo deve essere consegnato e condannato a morte. Ciรฒ indica lโ€™orientamento di Gesรน verso la Bibbia, sia nella realizzazione della propria missione, che nella formazione data ai discepoli. Traeva il suo insegnamento dalle profezie. Come nel primo annuncio (Mc 8,32), i discepoli lo ascoltano, ma non capiscono ciรฒ che dice sulla croce. Ma non chiedono chiarimenti. Hanno paura che emerga la loro ignoranza!
  • Marco 9,33-34: La mentalitร  di competitivitร . Giungendo a casa, Gesรน chiede: โ€œDi che cosa stavate discutendo lungo la via?โ€ Loro non rispondevano. Eโ€™ il silenzio di chi si sente colpevole, โ€œper la via, infatti, avevano discusso tra loro chi fosse il piรน grandeโ€. Gesรน รจ un buon pedagogo. Non interviene subito. Sa attendere il momento opportuno per combattere contro lโ€™influsso dellโ€™ideologia nei suoi formandi. La mentalitร  di competitivitร  e di prestigio, che caratterizzava la societร  dellโ€™Impero Romano, si stava giร  infiltrando nella piccola comunitร  che stava nascendo! Ecco il contrasto, lโ€™incoerenza: Gesรน si preoccupa di essere il Messia Servo e loro solo pensano a chi รจ il piรน grande. Gesรน cerca di scendere, loro di salire!
  • Marco 9,35-37: Servire, invece di La risposta di Gesรน รจ un riassunto della testimonianza di vita che lui stesso stava dando fin dallโ€™inizio: Se uno vuol essere il primo sia lโ€™ultimo di tutti e il servo di tutti! Poichรฉ lโ€™ultimo non vince un premio nรฉ ottiene una ricompensa. Eโ€™ un servo inutile (cf. Lc 17,10). Il potere deve essere usato non per salire e dominare, ma per scendere e servire. Ecco il punto su cui Gesรน insiste maggiormente e di cui rende maggiore testimonianza (cf. Mc 10,45; Mt 20,28; Gv 13,1- 16). Poi Gesรน mette in mezzo a loro un bambino. Una persona che solo pensa a salire e dominare, non presterebbe tanta attenzione ai piccoli e ai bambini. Ma Gesรน rovescia tutto! Dice: Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma Colui che mi ha mandatoโ€. Lui si identifica con i piccoli. Chi accoglie i piccoli in nome di Gesรน, accoglie Dio stesso!
  • Una persona non รจ santa e rinnovata per il semplice fatto di โ€œseguire Gesรนโ€. In mezzo ai discepoli, e sempre di nuovo, il โ€œlievito di Erode e dei fariseiโ€ (Mc 8,15) si faceva notare. Nellโ€™episodio del vangelo di oggi, Gesรน appare come un maestro che forma i suoi seguaci. โ€œSeguireโ€ era un termine che formava parte del sistema educativo del tempo. Si usava per indicare la relazione tra discepolo e La relazione maestro- discepolo รจ diversa da quella di professore-alunno. Gli alunni assistono alle classi del professore su una determinata materia. I discepoli โ€œseguonoโ€ il maestro e vivono con lui, ventiquattro ore al giorno. In questa โ€œconvivenzaโ€ di tre anni con Gesรน, i discepoli e le discepole riceveranno la loro formazione. Il vangelo di domani ci darร  un altro esempio assai concreto di come Gesรน formava i suoi discepoli.

4)  Per un confronto personale

  • Gesรน vuole scendere e servire. I discepoli vogliono salire e dominare. E io? Qual รจ la motivazione piรน profonda del mio โ€œioโ€ sconosciuto?
  • Seguire Gesรน e stare con lui, ventiquattro ore al giorno, e lasciare che il suo modo di vivere diventi il mio modo di vivere e di convivere. Sta avvenendo questo in me?

5)  Preghiera finale

Ti siano gradite le parole della mia bocca, davanti a te i pensieri del mio cuore, Signore, mia rupe e mio redentore. (Sal 18)

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