“Se mi amate – dice Gesù ai suoi discepoli – farete cose più grandi di quelle che ho fatto io”. Credendo fortemente nelle parole di Gesù, non mi meraviglia, quando leggo la vita di un santo, se durante la sua vita terrena ha compiuto miracoli e prodigi.
Non mi meraviglia affatto se San Francesco di Paola risuscitò un giovane di nobile famiglia, che si era prestato alla costruzione della Chiesa, colpito da una trave, cadde a terra morto. Il Santo accorre, prega su quel corpo insanguinato e il giovane immediatamente si alza e ritorna al lavoro.
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Non mi meraviglia se Padre Pio, mentre ascolta la confessione di un penitente, gli dice: “Vedi che tu hai nascosto” o, ” hai dimenticato di dirmi quel tale peccato commesso in quel luogo e anno”. Non mi meraviglia se un giorno Sant’Antonio di Padova, indignato perché la gente si rifiuta di ascoltarlo, va sulla spiaggia a predicare ai pesci che, con la testa fuori dall’acqua, assumono l’atteggiamento dell’ascolto.
Non mi meraviglia se Santa Caterina da Siena parlava lingue che non aveva mai studiato. Non mi meraviglia neppure se San Giuseppe da Copertino volava da una città all’altra quando c’era un urgente bisogno della sua presenza. Infine non mi meraviglia che San Giovanni Paolo ll va ad abbracciare in carcere l’uomo che voleva ucciderlo. E abbracciare il proprio nemico è il miracolo dei miracoli.
Infatti, se non si ha lo Spirito di Gesù in noi, non riusciamo neppure a dire Buon giorno a chi ci ha dato del cretino. È vero, chi ama il proprio nemico compie davvero un grande miracolo. È veramente un grande miracolo stare in mezzo alle fiamme di una calunnia o di una grande delusione senza bestemmiare, inveire e maledire, rimanendo sorridente e amabile verso chi ci ha messo tra le fiamme o ci ha deluso.
Niente è impossibile a chi vive per Gesù, in Gesù e con Gesù. Amen. ALLELUJA.
P. Lorenzo Montecalvo (Fonte)
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 14, 6-14
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.