Commento al Vangelo del 2 maggio 2018 – don Mauro Leonardi

Il Cielo è dimorare in Gesù e che Gesù dimori in noi. Chi custodisce è custodito. E questo Cielo inizia già dalla terra, già da qui

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Poesia

A volte ho paura dei tagli che vuoi farmi.
A volte preferisco staccarmi.
Che aspettare il tuo taglio.
Toglimi la paura di te.
Toglimi la paura di quello che mi chiedi.
Passa tu una mano sui miei frutti.
E taglia quello che mi affatica, che mi soffoca, perché io sia più ricca, più forte, più tua.
Le tue ferite portano vita.
I tuoi tagli, puliscono e mi legano di più a te.
Senza di te posso solo seccare e morire.
Senza di te, nulla.

Le tue parole come acqua che purifica.
Le tue parole penetrano e fanno frutto in me.
Le tue parole come risposta ad ogni domanda che ho o che avrò.

Passate sulla mia vita.
Tu e il padre.
Passate sulla mia vita unita alla tua.
Toglimi quello che, di me, danneggia te.
Voglio essere una parte di te.
Viva.
Succosa.
Fruttuosa.
Tu passi dentro me.
E lasci vita.
Lasci linfa.
Lasci te.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 15, 1-8
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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