Vangelo del giorno โ€“ 26 Aprile 2018 โ€“ don Antonello Iapicca

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BEATI NELLA BEATITUDINE DEL SERVO CHE SI Eโ€™ CONSEGNATO A NOI

Giovediฬ€ della IV settimana del Tempo di Pasqua

Possiamo essere โ€œbeatiโ€, e non รจ cosรฌ difficile. Basta โ€œsapereโ€ di essere โ€œserviโ€. Ma purtroppo, essere servi รจ proprio quello che non ci piaceโ€ฆ E per questo non siamo โ€œbeatiโ€, cioรจ felici in pienezza. โ€œServireโ€ nel posto di lavoro? Al contrario, in nome della giustizia non muoviamo un dito per fare qualcosa che non ci compete. โ€œServireโ€ in famiglia? Ma se la donna tutto deve fare meno che โ€œservireโ€.

E potremo continuare, a cominciare dai figli, che prova a dirgli di mettersi a servizio dei fratelliโ€ฆ Siamo contagiati dallโ€™orgoglio di Lucifero, e risuona in noi lo stesso โ€œnon serviamโ€, non serviamo degli angeli decaduti perchรฉ volevano essere โ€œpiรน grandi del loro Padroneโ€ e Creatore. Ma oggi il Signore ci annuncia che รจ preparata per noi la prima e fondamentale โ€œbeatitudineโ€: โ€œBeato lโ€™uomo a cui รจ rimessa la colpa e perdonato il peccatoโ€ (Sal 32,31). Nella Chiesa possiamo sperimentarla, attraverso la confessione e gli altri sacramenti, nella predicazione e nella comunitร  che mai ci rifiuta. Nella misericordia possiamo โ€œconoscereโ€ il Signore, e il Padre in Lui.

 

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โ€œConoscereโ€, ovvero essere ricreati in Cristo, che con la sua vittoria sulla morte ci dona lโ€™identitร  perduta con il peccato. La stessa sua identitร , lโ€™immagine e la somiglianza con il Padre, quella del โ€œservoโ€ che offre la sua vita gratuitamente. Coraggio allora, gettiamoci con fiducia tra le braccia crocifisse del Signore. Coraggio, Lui si รจ legato a noi indissolubilmente, e la nostra vita acquista senso e pienezza solo nel lasciar trasparire dai nostri sguardi, dalle parole, dai gesti, dalla vita, la sua presenza. Frasi del tipo โ€œho bisogno di tempo per me stessoโ€, โ€œdevo cercare la mia identitร โ€, stonano con la vita rinnovata di chi ha โ€œaccoltoโ€ Gesรน.

Sarebbe assurdo e innaturale voler vivere unโ€™altra vita. โ€œSaremo beatiโ€ se, โ€œcapendoโ€, cioรจ sperimentando nel nostro intimo di essere la carne di Cristo che cammina nella storia, โ€œmetteremo in praticaโ€, โ€œfaremoโ€ secondo lโ€™originale greco, quello che la natura divina di cui diveniamo partecipi desidera compiere in noi. Gesรน โ€œconosce quelli che ha sceltoโ€, ogni nostra debolezza e contraddizione, e ci attira a sรฉ costituendoci โ€œaltri se stessoโ€ per gli uomini che incontreremo. Allora, la nostra โ€œbeatitudineโ€ รจ accogliere oggi la sua Parola che ci โ€œfaโ€, ci crea, suoi apostoli. E โ€œsapereโ€ che essa coincide con la salvezza offerta al nostro prossimo.

Per questo ogni incontro, ogni parola detta, ogni gesto che scaturisce dallโ€™intimitร  con Gesรน รจ una scintilla dello Spirito Santo capace di salvare una vita; tu ed io nel mondo perchรฉ ogni persona che incontreremo abbia in noi lโ€™occasione di โ€œaccogliere Cristoโ€, e, con Lui, il Padre. Ma, come in Gesรน, anche in noi โ€œsi deve adempiere la Scritturaโ€ che ci profetizza il tradimento: โ€œColui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagnoโ€. Anche oggi, qualcuno si โ€œleverร  contro di noiโ€!

Non stupirti, come Giuda ha fatto con Gesรน, qualcuno ci venderร , tradirร  la fiducia, lโ€™amore, traviserร  i โ€œsegniโ€ del โ€œdiscepolo mandatoโ€ dal Signore. E sarร  proprio lโ€™amico, lui per primo. Giuda si incarnerร  in chi โ€œmangia con noiโ€. Eโ€™ un mistero che spacca il cuore. Ma โ€œsi deve adempiereโ€ nella nostra vita, altrimenti non si aprirebbe un cammino di salvezza per chi ci rifiuterร . Deve arrivare lโ€™umiliazione, altrimenti non potremmo โ€œsapereโ€ nella nostra carne che Gesรน รจ โ€œIo sonoโ€, lโ€™Onnipotente che entra nella morte e vi esce vittorioso.

Ma coraggio, perchรฉ ce lo โ€œdice fin dโ€™ora, prima che avvengaโ€, per farci partecipi del suo discernimento che guarda a ogni evento con gli occhi dellโ€™amore. โ€œUn discepolo non รจ piรน del Maestroโ€ crocifisso, e โ€œun apostolo non รจ piรน grande di Colui che lo ha inviatoโ€, umiliato e tradito. โ€œServiโ€ di tutti, รจ questo il nostro โ€œbrandโ€ inconfondibile. Lo รจ in quanto genitori, presbiteri, vescovi, perchรฉ lo รจ in quanto siamo cristiani.

Chi ci รจ accanto ha bisogno della prova che siamo โ€œmandatiโ€ da Cristo, ha diritto a vederci crocifissi. Come รจ accaduto, e accade ogni giorno per noi, che contempliamo nella nostra vita lโ€™amore infinito di Cristo che ci accoglie e perdona i mille tradimenti con cui diciamo di non conoscerlo.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 13, 16-20
Dal Vangelo secondo Giovanni

โ€ก In quel tempo, dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesรน disse loro: ยซIn veritร , in veritร  vi dico: un servo non รจ piรน grande del suo padrone, nรฉ un apostolo รจ piรน grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno. Ve lo dico fin dโ€™ora, prima che accada, perchรฉ, quando sarร  avvenuto, crediate che Io Sono. In veritร , in veritร  vi dico: Chi accoglie colui che io manderรฒ, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandatoยป .

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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