Senza testimoni non cโรจ Vangelo
Al gruppo dei ragazzi e ragazze di terza media che si stanno preparando alla Confermazione questa domenica, ho chiesto cosa significa la parola โtestimoneโ. ร per me la parola chiave del brano del Vangelo di Luca letto questa domenica, nella quale si racconta una parte del lungo giorno della resurrezione di Gesรน. Il passo si conclude con Gesรน che dice โDi questo voi siete testimoniโ.
I ragazzi hanno subito risposto alla mia domanda dicendo che il testimone รจ โquello che ha visto un delitto e lo racconta alla poliziaโ, e di fatto il testimone รจ fondamentale per poter risolvere un caso e dare consistenza alle eventuali prove materiali. Senza testimoni oculari un evento rischia di restare nascosto e sconosciuto e le prove materiali raccolte rimangono spesso contradditorie.
Ecco perchรฉ Gesรน si mostra vivente ai discepoli e lega la sorte della sua intera storia alla testimonianza viva di persone vive e non a elementi materiali, che rischierebbero di essere mal compresi e inefficaci.
Gesรน lo conosciamo ancora oggi, perchรฉ nel corso della storia la testimonianza รจ stata tramandata di generazione in generazione, da persona a persona, di vita in vita. Fin da subito Gesรน vivente non vuole essere scambiato per un fantasma, cioรจ un essere immateriale e ininfluente nella storia umana. Gesรน รจ vivo, concreto, con i segni veri (le mani, i piedi e il fianco forati da chiodi e lancia) della sua vita e dellโamore con il quale lโha donata. Gesรน sta in mezzo in maniera permanente alla sua comunitร di allora e di oggi, e da questa posizione anche oggi dice โPace a voiโ.
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Essere testimoni oggi รจ per noi un compito fondamentale, anche se durante gli eventi di quel giorno non eravamo presenti. Noi non cโeravamo quando Gesรน predicava, quando รจ stato crocifisso e quando si รจ mostrato vivente. Ma siamo testimoni che quegli eventi ci hanno raggiunto attraverso la testimonianza di fede di chi ce lโha raccontato con le parole e soprattutto con la vita.
Io sono testimone di tante persone che con la loro fede in Gesรน hanno portato pace nella loro vita, hanno amato chi stava loro vicino e hanno dato la vita per amore. Se credo in Gesรน come vivente (e non come un fantasma) lo devo a tutti coloro che in molti modi mi hanno testimoniato che il Vangelo davvero cambia la vita, trasforma la storia umana in bene e crea strade di pace. Nella storia della Chiesa perรฒ bisogna riconoscere che ci sono tante โcontro-testimonianzeโ al Vangelo, quando cioรจ i cristiani hanno fatto esattamente il contrario di quello che Gesรน ha insegnato, quando hanno ricercato il potere e non il servizio, quando hanno fatto del denaro il vero dio, quando hanno amato piรน se stessi che il prossimo. Tutti questi โcontro-testimoniโ hanno davvero trasformato Gesรน in un fantasma lontano ed evanescente, e tante volte anche io stesso riconosco di esser stato piรน โcontro-testimoneโ che โtestimoneโ, quando non ho fatto del vangelo il mio punto di riferimento e ho messo Dio allโultimo posto.
Ma nonostante la fragilitร degli stessi apostoli che Gesรน ha raccolto, coltivato e amato, e nonostante i tradimenti e le divisioni che loro stessi gli hanno mostrato, Lui non rinuncia a mandarli fidandosi pienamente di loro, della loro piccolezza e della loro pur sempre fragile testimonianza.
Ed per questo che nella storia e anche oggi, grazie ai primi testimoni e grazie anche allโinfinita fiducia iniziale di Gesรน, abbiamo il Vangelo e possiamo anche noi ricevere quellโincarico di testimonianza proiettata nel futuro.
Quando guardo i ragazzi di terza media, con tutta la turbolenza e fragilitร della loro etร in questa nostra societร cosรฌ caotica e apparentemente distante dai valori religiosi, sono tentato di credere che non potranno mai essere testimoni veri del Vangelo. Ma poi guardo a me stesso e anche agli Undici riuniti nel cenacolo, e allora cambio idea e acquisto fiducia. Se Gesรน risorto si รจ affidato a quei primi limitatissimi discepoli e anche a me, allora davvero puรฒ affidarsi anche a questi ragazzi e a tutti coloro che anche con poco si aprono al Vangelo per esserne testimoni.
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III DOMENICA DI PASQUA โ ANNO B
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- Colore liturgico: Bianco
- At 3, 13-15. 17-19; Sal. 4; 1 Gv 2, 1-5a; Lc 24, 35-48
Lc 24, 35-48
Dal Vangelo secondo Luca
35Ed essi narravano ciรฒ che era accaduto lungo la via e come lโavevano riconosciuto nello spezzare il pane. 36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesรน in persona stette in mezzo a loro e disse: ยซPace a voi!ยป. 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse loro: ยซPerchรฉ siete turbati, e perchรฉ sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io hoยป. 40Dicendo questo, mostrรฒ loro le mani e i piedi. 41Ma poichรฉ per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: ยซAvete qui qualche cosa da mangiare?ยป. 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiรฒ davanti a loro. 44Poi disse: ยซSono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosรฉ, nei Profeti e nei Salmiยป. 45Allora aprรฌ loro la mente per comprendere le Scritture 46e disse loro: ยซCosรฌ sta scritto: il Cristo patirร e risorgerร dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 08 โ 14 Aprile 2018
- Tempo di Pasqua II
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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