In poche ore tutto è cambiato: Gesù è risorto ed è apparso a Simone e a due discepoli a Emmaus. Le testimonianze si moltiplicano e confermano che è accaduto qualcosa di grande, eppure i discepoli nel cenacolo sono spaventati e pieni di dubbi.
Gesù, che conosce in profondità il nostro cuore, prende l’iniziativa e viene a incontrarci e ad abitare la nostra inquietudine, dicendoci di non avere paura. «Pace a voi», dice il Risorto con una delicatezza carica di amore, per dirci che insieme a Lui tutto è possibile, tutto è attraversabile; come diceva meravigliosamente don Tonino Bello: «Di fronte a chi decide di “amare”, non c’è morte che tenga, non c’è tomba che chiuda, non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via».
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Più volte poi nel Vangelo, si parla della necessità del compimento delle Scritture e Gesù stesso in diverse occasioni si ferma a spiegarle e a svelarne il senso. Cosa può dirci questo, oggi? Forse che non può esserci fede autentica senza una profonda adesione alla Scrittura e che quindi siamo chiamati a scegliere tra le tante parole delle nostre giornate quella Parola che parla della vita e alla vita.
Dice il Salmo 119: «Lampada per i miei passi è la Tua Parola, luce sul mio cammino»; la Parola, infatti, proietta la sua luce sui fatti della storia, disvelandone il senso, e fa del futuro il tempo del compimento della promessa di Dio e del suo disegno di salvezza.
La presenza viva di Gesù rende questo nostro tempo già un tempo di salvezza, anche oggi, mentre andiamo al lavoro, a messa, mentre siamo in famiglia; Gesù non ci lascia mai soli, ma cammina insieme a noi, come il viandante di Emmaus. Per questo, sappiamo che la vita è un’impresa a volte anche dura, ma sempre possibile.
Mio Signore e mio Dio, tu mi scruti e mi conosci e bussi alla mia porta per abitare il mio buio accendendolo di luce. Ti ringrazio poiché ho scoperto che la Scrittura è la tua Parola quando tante volte l’ho vista all’opera nella mia vita e nella storia del mondo. Cammina con me e poi fermati a mensa con la mia comunità, perché si fa sera e la notte è lunga, Signore. Amen.
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III DOMENICA DI PASQUA – ANNO B
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- Colore liturgico: Bianco
- At 3, 13-15. 17-19; Sal. 4; 1 Gv 2, 1-5a; Lc 24, 35-48
Lc 24, 35-48
Dal Vangelo secondo Luca
35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. 36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. 44Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosé, nei Profeti e nei Salmi». 45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 08 – 14 Aprile 2018
- Tempo di Pasqua II
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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