Commento al Vangelo del 8 aprile 2018 – don Mauro Leonardi

Gesù con la sua presenza reale rompe il muro dell’incredulità. Che molto spesso si nutre di invidia, superbia, autoreferenzialità: penso a tutto il male strisciante della corruzione e dell’indifferenza che sono alimentati dall’omertà, dal perbenismo, dalla paura e sono mali che portano divisione e distruzione in qualsiasi società. Toccare Cristo invece significa poter parlare con Lui, averLo accanto, dalla nostra parte.

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Poesia

Pace, spirito e perdono.
Questo è quello che dai.
Questo è quello che fai.
Pace, spirito e perdono.
Tutto passa attraverso le tue ferite.
La tua vita ferita è la chiave che apre le mie porte chiuse.
La tua vita ferita è la pace che inonda come un soffio la mia vita, il mio viso e il mio amore.

Il tuo corpo ferito passa attraverso i muri che mi sono costruita intorno per difendermi.
Assediami.
Espugnami.
Prendimi.
Si pace, spirito e perdono.
Vita mia.

Non sono i segni che fai.
Ma i segni che hai.
Che cambiano la mia vita.

Metto le mie mani nei tuoi dolori per conoscere la tua gioia, la tua pace.
Solo addosso a te c’è la vita.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

II Domenica del Tempo di Pasqua

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 8 Aprile 2018 anche qui.

Gv 20, 19-31
Dal Vangelo secondo Giovanni

19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». 24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». 26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». 30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 08 – 14 Aprile 2018
  • Tempo di Pasqua II
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO
don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.

Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù

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