Commento alle letture del 6 Aprile 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 6 Aprile 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

QUELLA NOTTE NON PRESERO NULLA

At 4,1-12; Sal 117; Gv 21,1-14

Perché l’Apostolo Giovanni pone alla fine del suo Vangelo l’episodio della pesca miracolosa? Non basta a Pietro e agli altri Apostoli lo Spirito Santo per andare nel mondo e pescare uomini per il regno di Dio? Evidentemente no! Infatti pur avendo gli Apostoli ricevuto lo Spirito Santo, pur essendo andati in mare, le reti sono vuote. Tornano a riva senza aver preso nulla. L’insegnamento che l’Evangelista ci offre è di una luce altamente divina. Cristo e lo Spirito Santo, la Parola e la mozione interiore o esteriore dello Spirito del Signore devono essere una cosa sola. È come se lui ci volesse dire che lo Spirito del Signore deve essere un dono sempre attuale di Cristo Gesù. Lui ci dona insieme Parola e Spirito Santo, la sua Volontà e ogni sapienza e intelligenza di Spirito Santo e la pesca potrà essere sempre abbondantissima. Se separiamo Cristo e lo Spirito, Parola e doni dello Spirito, Vangelo e Carismi, Parola e Ministeri, possiamo lavorare anche moltissimo, tutta la notte, alla fine la rete è vuota.

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Come si fa concretamente a unire sempre Cristo Gesù, Parola, Vangelo, Spirito Santo, Doni, Carismi, Ministeri, facendoli essere sempre una cosa sola? La via è la stessa che fu di Gesù Signore. Divenendo noi con Lui un solo cuore, una sola anima, un solo spirito, un solo corpo, una sola vita. Non siamo noi che possiamo creare l’unità. È Lui che sempre la deve creare. Non la crea però fuori di noi. La crea dal di dentro di noi. La crea nella misura in cui noi gli permettiamo di divenire nostra stessa vita, trasformandoci noi in sua vita. Questo processo di “cristificazione” mai dovrà interrompersi, ogni giorno dovrà divenire più forte, intenso, vivo, totalizzante tutta la nostra vita. Sono in grande errore tutti coloro che pensano che sia sufficiente una preghiera perché lo Spirito Santo si metta a nostra disposizione. Lo Spirito di Dio agisce in noi sempre da Cristo, per Cristo, in Cristo. Cresciamo in Cristo, cresciamo in potenza di Spirito Santo. Diminuiamo in Cristo, diminuiamo in Spirito Santo. Questa verità mai dovrà essere dimenticata, mai trascurata. In questa verità è la nostra opera.

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. 9Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

Come il mondo conoscerà che nei discepoli vi è Cristo, agisce Lui, opera Lui? Come essi potranno essere riconosciuti vita di Cristo nel mondo? Allo stesso modo secondo il quale oggi Gesù si fa riconoscere dai suoi: vivendo sempre e in ogni luogo con ogni umiltà la legge dell’amore. Se l’altro non vede l’amore di Cristo, mai si convertirà a Cristo. Vede persone senza amore, mentre Cristo Gesù è amore. Vede uomini senza umanità, mentre Cisto Gesù è la carità fattasi carne, storia. Giovanni vede una persona che serve con amore delicato e riconosce che è il Signore. Quando Gesù vive nel discepolo, sempre il discepolo manifesterà nella sua vita Cristo che ama di vero amore.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vera vita di Cristo Gesù.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 21 1-14
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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