E’ risorto! E’ una notizia talmente sconvolgente che corriamo anche noi al sepolcro a vedere cos’è successo e l’evangelista Matteo ci spiega gli eventi di quella notte. I farisei aveva chiesto all’autorità di mettere delle guardie al sepolcro perché non rubassero la salma e poi dicessero che era risuscitato come “quell’impostore aveva detto”.
E c’erano le guardie a custodire il sepolcro quando “un angelo del Signore si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa”. Alle donne che erano venute al sepolcro l’angelo disse “So che cercate il Crocifisso. Non è qui. E’ risorto”. Abbiamo motivo di manifestare anche noi il nostro stupore per la semplicità con cui vien narrato un fatto destinato a sconvolgere la vita del mondo. L’evento centrale della storia. La conclusione della storia della Salvezza, eppure in questa breve narrazione ci sono tutti gli elementi essenziali per credere.
Andiamo in ordine. Vengono poste delle guardie a custodire la morte perché la vita non trionfi. E’la storia di sempre. Quanti vivono della morte degli altri ed hanno paura della loro vita. Quanti pensano di risolvere i problemi con la morte, dando la morte anziché la vita, è esattamente il contrario della via di Cristo. Con i soldati volevano difendere la morte del Dio della vita, impossibile. “Un angelo si sedette sopra la pietra” è il dominio sopra la morte. “Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come la neve”. I soldati percepirono quella specie di fulmine e corsero dai sacerdoti per comunicare la fatale notizia “E’ risuscitato”.
La resurrezione certifica tutta la missione di Cristo. Il Padre ha accettato l’offerta di Gesù e lo glorifica con la Resurrezione. Conferma tutto quello che Gesù aveva detto e fatto: conferma che è l’inviato del Padre, il Figlio di Dio, la Resurrezione e la vita, la luce del mondo. La resurrezione è la gioia per coloro che lo amano: il Padre ha ratificato il sacrificio di riconciliazione, “lo ha liberato dalla morte ed è tornato in vita”. La sorte del Pastore sarà anche quella delle pecore. Anche il nostro sacrificio, unito a quello di Cristo, sarà ratificato dal Padre. E il Padre ci glorificherà dandoci lo Spirito Santo che è la forza della Resurrezione.
La notizia della resurrezione è terribile per i nemici di Cristo che speravano di veder sparito Cristo per sempre ed invece lo vedono sempre apparire all’orizzonte della vita. La vita sacrificata il Venerdì santo torna sopra il corpo conservato incorrotto nel sepolcro. Cristo resuscitato dai morti non muore più. San Pietro nella sua predicazione della Pentecoste lo dice chiaramente citando il Profeta che previde la Resurrezione di Cristo che “non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne subì la corruzione”.
Con la resurrezione di Cristo ogni morte è stata vinta e con essa tutti i portatori di morte sono e saranno sconfitti. Il Cristiano diventa così per sua natura testimone della vita, profeta di speranza, portatore di resurrezione. Se la fede è la vita del cristiano, il cristianesimo è interamente, e non soltanto in appendice, speranza, prospettiva e tendenza in avanti e quindi rottura e trasformazione del presente.
Per il cristiano la resurrezione non è soltanto consolazione nella sofferenza ma anche il segno di contradizione che Dio dimostra nei confronti del patire, per questo la fede, quando si trasforma in speranza non tranquillizza mai ma rende inquieti, impazienti. Quando si può ricominciare a sperare si rinasce e ciò non vale soltanto sul piano personale ma anche su un piano sociale e politico.
Ai piedi della Croce, dalla morte dell’uomo vecchio connotato dai suoi interessi e dalle sue brame di dominio, nasce la speranza che tutto può risorgere perché ogni morte è stata vinta.
Commento a cura di mons. Giuseppe Mani dal sito www.giuseppemani.it
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Domenica di Pasqua della Risurrezione
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- Colore liturgico: Bianco
Messa della Veglia
Mc 16,1-7
Dal Vangelo secondo Giovanni
1Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. 2Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. 3Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». 4Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. 5Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. 6Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. 7Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Messa del giorno
Gv 20, 1-9
Dal Vangelo secondo Giovanni
1Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». 3Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 01 – 07 Aprile 2018
- Tempo di Pasqua I
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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