Commento al Vangelo del 29 marzo 2018 – Azione Cattolica

Giovanni apre il racconto della passione e morte di Gesù presentando il gesto profetico della lavanda dei piedi. Con la lavanda dei piedi, Gesù evidenzia con un gesto concreto proprio il contenuto del mistero di Cristo: Egli depone le vesti della sua gloria, si cinge col “panno” dell’umanità e si fa schiavo; lava i piedi sporchi dei discepoli e li rende così capaci di accedere al convito divino al quale Egli li invita.

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Gesù sa che è venuta l’ora di passare da questo mondo al Padre e sa che quest’ora è il punto cardine della sua parabola umana. Egli intende vivere quest’ora non per costrizione, ma per amore. Per questo, sino all’ultimo istante della sua vita, la sua ora è un atto di supremo amore e il gesto di lavare i piedi ai suoi discepoli ne è il segno.

È il segno del desiderio di Cristo di amare e salvare tutta l’umanità, di dare la sua vita per tutti, di attirare tutti gli uomini a sé per dar loro la vita in pienezza. Con la lavanda dei piedi Gesù mostra ai discepoli che il fuoco dell’Amore trinitario di Cristo potrà e dovrà bruciare quotidianamente tra loro e in loro.

Per Gesù, «essere per gli altri» voleva dire innanzitutto e sempre abbassarsi per servire, prendendo a carico ciò che nell’altro può sembrare meno nobile, meno gradevole, più sporco. E Gesù ci annuncia così che lo possiamo fare anche noi, se accettiamo di viverlo nell’immediatezza dell’umile servizio di cui il nostro prossimo ha bisogno oggi.

Siamo invitati a imitare la sua umiltà, ad abbracciare e servire i nostri fratelli, a compiere gesti di carità, e testimoniare con la nostra stessa vita che è possibile vivere come Gesù ci ha mostrato.

Cristo, luce della vita, illumina il nostro cammino. Trasforma quanto in noi resiste alla tua grazia e spezza la nostra superbia. Fa’ che, immersi nella pienezza del tuo amore, possiamo lavare i piedi ai nostri fratelli. Il tuo cuore, pieno di tenerezza verso di noi, vinca tutte le nostre resistenze. La tua presenza è la nostra gioia e la tua gioia è la nostra forza.

Fonte

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 13, 1-15
Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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