Pochi giorni prima della Pasqua la Chiesa ci conduce a guardare gli abissi di tradimento, menzogna, peccato dai quali Gesù ci salva. Pensiamo all’orrore delle guerre e delle violenze, dell’operazione, delle privazioni, degli abusi verso la natura ed il prossimo.
Gesù sta a tavola con noi, mangia le nostre cose e ci grida il suo amore invitandoci ad amare allo stesso modo i fratelli. E nel momento di individuare il suo traditore, non ne dice il nome, come a ritagliare ancora per il cuore di Guida uno spiraglio speranza e di misericordia.
Poesia
Torniamo a Nazareth, Gesù mio, tutto questo mi fa paura.
Torniamo dove sei cresciuto, dove eri prima.
Quando eri sempre tra le tue cose, tra la tua gente.
Dove facevi le solite cose.
Mi manca tanto quel periodo intimo di vita piccola.
Mi metto con Maria nella stanza attigua al cenacolo.
Mi siedo sulla stuoia con lei al centro.
E mi faccio raccontare cosa sta accadendo dall’altra parte.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 13, 1-15
Dal Vangelo secondo Giovanni
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
[amazon_link asins=’887180998X,8881556723,8881555336,8881556464′ template=’ProductCarousel’ store=’ceriltuovol04-21′ marketplace=’IT’ link_id=’76406a09-5781-11e7-a690-e73f53bf67d8′]