“Si si, certo che mi ricordo di loro. Vennero diversi anni fa da me. Erano disperati. Avevano perso il figlio a Gerusalemme durante i festeggiamenti.
Si rivolsero a me per avere una mano, ma qui a Gerusalemme si perde una persona ogni ora, ma non glielo dissi per non spaventarli, erano già abbastanza provati. Mi raccontarono che stavano tornando a casa e ciascun dei due pensava che il figlio fosse con l’altro.
Quando si va in carovana ci si divide maschi e femmine, il motivo è ovvio: gli argomenti!! Chiesi se avessero litigato con lui, ma mi dissero di no. Effettivamente era impossibile litigare con quella gente, avevano un’aria molto mite, gesti misurati, sguardo buono.
Ma i ragazzi so ragazzi, e si sa che in adolescenza ne combinano di tutti i colori. Cercammo per tre giorni, ma non ci fu verso. Decisero allora di rivolgersi a qualcuno più in Alto di me: Dio. Andarono direttamente al tempio a pregare, e meraviglia delle meraviglie lo trovano lì mentre metteva in difficoltà i dottori del tempio con le sue domande e le sue spiegazioni. Mi avvisarono e ci andai anche io.
Volevo proprio vedere la faccia di quel monello, ma invece di un monello mi trovai un piccolo angioletto, con questi occhioni profondi e un sorriso tutto sua madre. Il padre se lo strinse al petto, e la madre gli disse qualcosa all’orecchio. Non so cosa. Ma quel giorno capii che non serve a molto picchiare i figli, forse serve abbracciarli di più come fece quell’uomo. Si impara anche dalle gente semplice, non lo sapevate?”
(Intervista al Capo della squadra mobile di Gerusalemme)
 Salve Custode del Redentore
e Sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il Suo Figlio.
In te Maria ripose la Sua fiducia.
Con te Cristo diventò uomo.
O beato Giuseppe,
mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici Grazia, Misericordia e Coraggio,
e difendici da ogni male. Amen
San Giuseppe, è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù, e nella Bibbia è definito come uomo Giusto. Fu dichiarato patrono della Chiesa universale dal beato Pio IX l’8 dicembre 1870.
La Novena è una preghiera devozionale che va ad incidere sul rapporto di amicizia che ciascuno di noi può e deve avere con i santi del cielo.
San Giuseppe si può “pregare” quindi per chiedere aiuto sul lavoro, in famiglia, sulle case e per una buona morte.
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La novena a San Giuseppe è da recitare per nove giorni consecutivi a partire dal 10 marzo (in preparazione alla festa di San Giuseppe del 19 marzo) o dal 22 aprile (in preparazione alla festa di San Giuseppe Lavoratore del 1 maggio) o tutte le volte che si desidera esprimere la propria devozione a San Giuseppe o si desidera chiedere una grazia al Signore per intercessione del Santo o per dire grazie a San Giuseppe per le grazie già ricevute.
Le novene devono essere recitate per nove giorni consecutivi senza interruzioni; se un giorno ci si dimenticasse di recitarle, è necessario ricominciare da capo, non perché siano formule magiche, ma per esercitare la nostra costanza e fedeltà nella preghiera. (Fonte)