Mi soffermo solo sull’inizio del Vangelo di questa domenica perchè mi ha sempre colpito molto!
Resto di stucco davanti a quella richiesta dei ‘Greci’: “Signore, vogliamo vedere Gesù!“. Questi Greci erano venuti per la festa, era quasi Pasqua; devono andare al tempio di Gerusalemme, ma vogliono conoscere ed entrare nel vero tempio che è Gesù stesso.
Tuttavia sanno di non potercela fare da soli. Hanno bisogno di qualcuno che li conduca alla scoperta di questo grande ‘mistero’ che è Gesù. E lo fanno nel modo più intelligente: si rivolgono a due apostoli. Ma attenzione: non a due apostoli qualunque, ma a Filippo e Andrea, due apostoli della ‘prima ora’, i primi chiamati da Gesù, secondo l’evangelista Giovanni, insieme a Pietro.
Chiedere a loro di vedere Gesù vuol dire andare alle sorgenti della genuina testimonianza apostolica. Ma c’è di più: Filippo e Andrea, ci dice il vangelo, sono di Betsaida di Galilea, quella ‘Galilea delle genti’ aperta ai popoli pagani.
Filippo e Andrea sanno parlare la ‘lingua dei lontani’, sanno farsi capire dai Greci così ‘lontani’ dal Dio di Abramo. A chi ci chiede di vedere Gesù (magari anche non esplicitamente) dobbiamo saper parlare un linguaggio comprensibile; questo non vuol dire cambiare la ‘sostanza’ del Vangelo, evidentemente, quanto piuttosto ‘farlo scendere’ nella realtà della vita delle persone a cui ci rivolgiamo … scendere come Gesù nel suo ‘farsi uomo’, come Gesù tra la gente che incontrava, come Gesù nel suo discendere agli inferi!
Siamo ormai prossimi alla settimana santa e alla Pasqua: sbrighiamoci a ‘discendere’ perchè anche oggi molti ci chiedono di vedere Gesù!
Ddi Fabrizio Verona
Ileana Mortari – Sito Web
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della Quinta Domenica di Quaresima – Anno B
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- Colore liturgico: Viola
- Ger 31, 31-34; Sal.50; Eb 5, 7-9; Gv 12, 20-33
Gv 12, 20-33
Dal Vangelo secondo Giovanni
20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. 21Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsà ida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». 22Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. 23Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. 24In verità , in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. 26Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà . 27Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! 28Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». 29La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». 30Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. 32E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». 33Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 – 24 Marzo 2018
- Tempo di Quaresima V
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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