Questa lettura ci dimostra che il dolore, le prove, la sofferenza, non hanno valore in sé stesse e non ha alcun senso conferire a digiuni e mortificazioni valore salvifico in se stesso. Ciò che rende santo ogni sacrificio è l’amore, la donazione, il volere fare la volontà del Padre.
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Poesia
Andarsene da una regione.
Cercare un’altra terra.
Perché vogliono ucciderti.
Vogliono ucciderti i tuoi stessi fratelli.
E intanto la vita va avanti.
C’è anche una festa.
È strana la vita.
Anche la tua.
Vita e morte si intrecciano, camminano una accanto all’altra.
Non puoi stare lontano dalla tua città.
Dal tuo tempio.
Anche se solo di nascosto.
Devi andare.
Devi salire.
È la tua casa.
È il tuo tempio.
Parli liberamente.
Sei l’amore.
L’amore è libertà.
Hanno riconosciuto la tua autorità.
La tua parola non teme repliche.
Ti guardo incantato.
Ti guardo in piedi.
Sei tu.
Sei tu.
Solo la verità può generare amore.
Vieni da lui.
Ne sei impregnato.
Lui è veritiero.
Tu sei amorevole.
Verità e amore.
Non c’è legame più forte.
Inutile cercare di scioglierlo.
Inutile cercare di ucciderlo.
Non capisco perché sei salito a Gerusalemme.
Non capisco perché vogliono ucciderti.
Non capisco chi ti ha mandato.
Ma capisco che parli con autorità.
L’autorità più bella che c’è: quella che non ferisce.
Quella che ama.
Quella che viene dalla verità.
Sei tu.
Sei tu.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 7, 1-2. 10. 25-30
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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