Il Vangelo del Giorno, 13 Marzo 2018 – Gv 5, 1-3. 5-16

Il testo ed il commento al Vangelo
del 13 Marzo 2018 su Gv 5, 1-3. 5-16

IV Settimana del Tempo di Quaresima – Anno II/B

  • Colore liturgico: Viola
  • Periodo: Martedì
  • Il Santo di oggi: S. Sabino; S. Cristina; S. Ansovino
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Dio è per noi rifugio e fortezza.
  • Letture del giorno: Ez 47, 1-9. 12; Sal.45; Gv 5, 1-3. 5-16
  • Calendario Liturgico di Marzo
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 5, 1-3. 5-16
Dal Vangelo secondo Giovanni

Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini

«Vuoi guarire?»

Se non abbiamo mai sperimentato la sofferenza di una lunga e penosa malattia, a stento riusciremo a capire cosa può aver significato l’invito di Gesù per quell’uomo, che da ben trentotto anni attendeva invano la guarigione. Se non abbiamo mai sperimentato la disgrazia del peccato e la gioia indicibile del perdono, non saremo capaci di comprendere il valore della divina misericordia.

«Vuoi guarire?» è l’invito che oggi il Signore rivolge ad ognuno di noi. C’è una condizione inderogabile per poter godere dei doni divini: dobbiamo riconoscere di non avere altra àncora di salvezza se non in Lui, in Cristo, nel nostro divino Salvatore. «Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me».

Nessuno all’infuori di Cristo può immergerci nel cuore stesso di Dio per essere lavati nell’acqua della sua infinita misericordia; nessuno all’infuori di Lui ha la forza di dirci “Alzati e cammina”. Eravamo erranti, ciechi, senza meta o immobili ai margini di una piscina nella paralisi dello spirito: Cristo è intervenuto a ridarci la vista, ad indicarci la via, a ridare vigore al nostro spirito, ci ha resi capaci di andare, di muoverci sulle vie del bene. Ancora una storia di salvezza, ancora un prodigio che riguarda la nostra umanità e ciascuno di noi.

Dall’altra parte ancora una storia di miopia spirituale e di maligna grettezza: ciò avviene di “Sabato” e non sarebbe lecito secondo i soliti scribi e farisei. Che miseria non accorgersi della bontà di Dio, quanta meschinità mascherata dal falso zelo! Noi siamo i cantori della bontà e della misericordia del Signore e il nostro canto diventa sempre più intenso e devoto ogni volta che ci accorgiamo che egli ci ama, ci salva, ci guarisce. Dobbiamo solo non far cadere invano l’invito accorato che Gesù in questi giorni sta rivolgendo a tutti noi. Egli ci ripete in vista della mia passione e morte per godere con me la gioia della risurrezione: «Vuoi guarire?».

Sei pronto a maturare in te una vera conversione, a non peccare più con il sostegno della mia grazia?

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