C’è da preoccuparsi se lo stesso Gesù non è stato riconosciuto dai suoi familiari. Ma quanto è attuale questa cecità all’evidenza!
Quanti profeti attraversano la nostra vita e noi siamo distratti a guardare altrove! Questo vangelo mi fa tremare e mi spinge a pregare, anzi, a gridare verso il Signore supplicandolo di non permettere che sia cieco o insensibile dinanzi alla sua presenza e dinanzi ai profeti che ha messo nella mia vita e in casa mia.
Robert Cheaib (Fonte)
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
[amazon_link asins=’8862444885,886244558X,8892210408,8821590410,8861245757,8862444117,8830812498′ template=’ProductCarousel’ store=’ceriltuovol04-21′ marketplace=’IT’ link_id=’b466021f-aa57-11e7-bf85-755d341f56c5′]
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
[better-ads type=”banner” banner=”84722″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]
Mc 6, 1-6
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.