Nel momento in cui Gesù sta per lasciarci e la Chiesa sembra zoppicante e mancante (siamo solo Undici perché Giuda non c’è più, ha tradito e si è tolto la vita) proprio in questo momento la Chiesa inizia la sua missione propulsiva e diffonde l’amore di Cristo su tutta la terra manifestando Dio con le meraviglie che solo un amore grande può rendere possibili e vere.
Poesia
Gesù non ce la faccio senza chi mi hai mandato.
Sono nel mondo, sono una creatura, aspetto che mi hai mandato, aspetto quello che mi dirà, aspetto le sue parole, aspetto le tue parole.
Aspetto te.
Lo riconosco chi mi hai mandato.
Scaccia via le mie paure e le mie debolezze, rimette i miei peccati.
Lo riconosco che è lui.
Parla la mia lingua.
Prende in mano chi mi minaccia.
Beve il mio veleno e non gli reca danno.
Mette le sue mani sul mio viso, sul mio capo, mi guariscono.
È lui.
Sei tu.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro:
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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