Commento alle letture del 24 Gennaio 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 24 gennaio 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

ECCO, IL SEMINATORE USCÌ A SEMINARE

Dio vuole che ogni uomo giunga alla conoscenza della verità. La Verità di Dio è Cristo Gesù. Si semina Cristo, si conosce Cristo, lo si accoglie, si diviene verità in Lui. Per questo Gesù va seminato in ogni cuore. Il seminatore non deve escludere nessun uomo. A tutti, sempre, deve dare Cristo. Come si dona Cristo? Donando la sua Parola. Ci si converte alla Parola, si riceve il battesimo, si diviene in Cristo una cosa sola. Non si dona la Parola, Cristo non viene conosciuto, non potrà essere accolto, non si compie la volontà del Padre che vuole che Cristo sia vita di ogni uomo e ogni uomo tironi alla vita in Lui, con Lui, per Lui. Parola e Cristo sono un solo seme. Cristo e cristiano devono essere un solo albero di vita. Questa è la volontà eterna del Creatore, Signore, Redentore, Salvatore dell’uomo. Non si semina Cristo, non si accoglie Cristo, non si diviene con Lui una cosa sola, un solo albero di vita, si rimane nella morte.

La Parabola del seminatore ci rivela due verità, che oggi più che mai vanno messe nel cuore. La prima verità riguarda il seminatore. La Parola di Cristo e Cristo Parola di Dio vanno dati a tutti, sempre, senza alcuna eccezione. Il Vangelo va predicato tutto a tutti sempre. Non vi è un solo uomo al quale il Vangelo non debba essere dato. Questa è missione di ogni discepolo di Gesù. La seconda verità ci rivela cosa avviene, quando si semina il Vangelo. Ci sono terreni che non producono, ma c’è anche il buon terreno che dona frutti buoni. Non tutti i terreni buoni producono la stessa quantità di frutti. Il seminatore non deve preoccuparsi dei frutti, ma di spargere sempre il buon seme in ogni cuore. Se la Parola e Cristo sono annunziati, i frutti di certo verranno.

Cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva. Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno».

E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato». E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».

Come si può constatare, vi sono due responsabilità che vanno messe in luce. La prima riguarda i seminatori della Parola. Essi mai si devono dimettere dalla loro missione. Anche se domani il mondo fosse tutto “strada, o sassi, o spine”, essi sulla strada, tra i sassi, tra le spine sono obbligati a seminare il buon seme della Parola. La loro missione non dipende dall’accoglienza del dono, mai. Dato il buon seme, la responsabilità è tutta di chi lo riceve. Se il seme non è dato, la responsabilità eterna ricade invece sul missionario di Gesù. È verità che va messa in ogni cuore.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci seminatori della Parola.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 4, 1-20
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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