Commento al Vangelo di domenica 21 gennaio 2018 – mons. Giuseppe Mani

Il cristianesimo non è una religione come le altre basata sui mezzi per accattivarsi le simpatie di Dio ma è la risposta all’invito di Dio che ci chiama a condividere la sua propria vita. Il Cristianesimo non è una religione ma una sequela: la sequela di Cristo.

Non è l’uomo che va incontro a Dio ma Dio che viene incontro all’uomo cercando di insegnargli a vivere diversamente. Il cristianesimo appare così come una scuola di vita, come l’apprendimento di un nuovo modo di agire, meglio ancora come un cammino. Ne sono prova gli atti degli apostoli dove i discepoli sono designati come “discepoli appartenenti a questa Via” (Atti 9,2) Ma di che cammino si tratta?

Per diventare cristiano si tratta di una in iniziazione “mistagogica” cioè verso il mistero, si tratta di entrare nella grande storia del popolo di Dio attraverso dei riti che cambiano la maniera di vivere. Nel cristianesimo il rito non è un processo per prender possesso su Dio ma per lasciarci prendere da Lui nostro Creatore e Signore. Il cammino verso un mondo nuovo è ben descritto dalle quattro letture di oggi che esprimono il passaggio da un mondo ad un altro. Nella Prima lettura ci viene presentata la predicazione di Giona che spinge gli abitanti di Ninive a passare da una vita cattiva ad una vita che piace a Dio.

Il salmo chiede al Signore di farci conoscere il camino dopo un periodo di peccato e di rivolta. San Paolo esorta i cristiani a rendersi conto del mondo che passa e il vangelo dichiara che il tempo è compiuto e che il regno di Dio è vicino, per questo gli uomini lascino le loro occupazioni abituali e si mettano alla sequela di Cristo. Il vangelo ci presenta i primi discepoli che “Lasciano tutto e lo seguono”. Il Regno di Dio è un affare importante da preferirlo a tutto e ci stupisce la decisione pronta degli apostoli. Però il Regno di Dio non è una cosa che si acquisisce ma al contrario è lo spossessarsi di se stessi e porre la confidenza in colui che chiama.

Il regno di Dio è una realtà in cui siamo invitati ad entrare accettando di cambiar vita. “Convertitevi!” vuol dire cambiare strada, cambiare mentalità. L’incontro con Cristo è presentato non come un valore aggiunto ma come l’apertura ad una nuova maniera di vivere. Il Vangelo è, secondo l’etimologia greca, qualcosa di nupvo e di bello. E Cristo ridicendoci oggi “Convertitevi e credete al Vangelo” lo fa per toglierci dalla nostra mediocrità e passare ad una vita come quella dei suoi primi pescatori di Galilea. La Buona Novella del Regno risente della presenza di un mondo nuovo, come l’ingresso in una civilizzazione nuova, quella dell’amore.

Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni sono i primi ad entrare in questo apprendistato da Colui che, giorno dopo giorno, vengono iniziati ad un comportamento nuovo. Ci vorrà tempo e pazienza da parte di Gesù perchè dei peccatori possano diventare un giorno dei missionari interamente donati all’annuncio del Vangelo. Ci vorrà del tempo ma non c’è tempo da perdere. San Paolo ci dice che il tempo è poco, perché questo mondo che noi vediamo sta per passare. Ci sono decisioni che non possiamo rimandare. Ogni giorno il Signore ci invita a porre degli atti per Lui a dimostrare concretamente che lo amiamo e che vogliamo seguirlo.

A più riprese Gesù ci ricorda due cose a proposito del Regno di Dio: è una realtà che ci supera. Il Regno di Dio è precisamente questo mondo di amore già inaugurato da Gesù e il Regno di Dio ci mette dinanzi ad una scelta personale. Nessuno può scegliere per noi. “Si Signore, io voglio seguirti” è il senso forte della nostra comunione. Potremo pregare con le preghiere del salmo : “Signore insegnami le tue vie, fammi conoscere i tuoi pensieri; guidami nella tua Verità e istruiscimi.”

Commento a cura di mons. Giuseppe Mani dal sito www.giuseppemani.it

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 21 Gennaio 2018 anche qui.

Terza domenica del Tempo Ordinario – Anno B

[better-ads type=”banner” banner=”80570″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”center” show-caption=”1″][/better-ads]

Mc 1, 14-20
Dal Vangelo secondo Marco

14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». 16Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». 18E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 19Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. 20E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 – 27 Gennaio 2018
  • Tempo Ordinario III
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO21/01/

Read more

Local News