Il Vangelo del Giorno, 4 Gennaio 2018 – Gv 1, 35-42

Il testo ed il commento al Vangelo
del 4 Gennaio 2018 su Gv 1, 35-42

II Settimana del Tempo di Natale – Anno B

  • Colore liturgico: Bianco
  • Periodo: Giovedì
  • Il Santo di oggi: S. Angela da Foligno; S. Elisabetta A. Seton
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.
  • Letture del giorno: 1 Gv 3, 7-10; Sal 97; Gv 1, 35-42
  • Calendario Liturgico di Gennaio

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Gv 1, 35-42
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Commento al Vangelo del giorno a cura dei Monaci Benedettini

«Venite e vedrete».

Giovanni fissa ancora lo sguardo su Gesù, lo addìta come agnello di Dio e suscita la curiosità di due dei suoi discepoli, i quali, si mettono alla sua sequela. Gesù li intérroga: «Che cosa cercate?». Una domanda ancora più che mai opportuna per ciascuno di noi che abbiamo scelto di seguirlo il Signore. Dicendo «che» cercate e non «chi» cercate, vuole chiederci se da lui attendiamo qualcosa, qualche umana sicurezza, qualche bene di cui fruire.

L’evangelista Matteo riferisce più dettagliatamente la risposta di Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». Così egli dichiara la sua estrema povertà e contemporaneamente orienta i suoi seguaci a scelte chiare e consapevoli: nessuno si mette alle sequela del Cristo per avere beni di questo mondo, ma per ottenere il sommo bene, la vita in Dio.

Così fece Andrea, il fratello di Simone, così fece lo stesso Pietro, che ottiene un nuovo nome, così hanno fatto milioni e milioni di seguaci e apostoli del Cristo. Sono loro che, ancora una volta, ci rivelano, con semplicità ed entusiasmo, la grande scoperta della vita: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)». È la scoperta di ogni cristiano che vive il proprio battesimo e sceglie con piena convinzione di seguire Cristo e il suo Vangelo.

È poi l’esperienza della vita a convincerci giorno dopo giorno della splendida realtà del dono ricevuto; è l’esperienza a convincerci quanto ci convenga rinunciare alle nostre fragili ed umane sicurezze per possedere quelle stabili e certe che Dio ci dona rivelandosi gratuitamente a ciascuno di noi.

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