Le cose migliori della vita, quelle che ci portiamo appresso per il resto della nostra esistenza, le abbiamo ricevute attraverso un circuito di rapporti significativi che noi chiamiamo famiglia. Anche le ferite peggiori, quelle da cui non riusciamo a guarire, e che delle volte ci accompagnano per tutto il viaggio, le abbiamo ricevute il più delle volte in famiglia. Nel bene o nel male la famiglia è un luogo significativo e decisivo per ciascuno di noi.
Quello che si riceve in famiglia diventa indelebile nella vita di ognuno. Ma il meglio di una famiglia non lo si vede da quanto si è perfetti, da quanto non si sbaglia, da quanto si assomiglia al “mulino bianco”, ma dal fatto che tutto è possibile nella vita di una persona quando si ha la consapevolezza di non essere soli. Dio dà a Gesù, come unico equipaggiamento per venire al mondo, una famiglia. Maria e Giuseppe rappresentano l’unica cosa che Dio reputa necessaria per questo bambino.
Non importa se avrà contro Erode, la geografia, il freddo, le circostanze avverse, le difficoltà, la povertà, la fame. Non importa tutto il resto. L’unica cosa che conta è che Gesù sa di non essere solo. Sa che se avrà Maria e Giuseppe tutto sarà possibile. Distruggere la famiglia non significa distruggere una “tradizione”. La famiglia è un luogo strutturale dell’uomo.
Davanti alla “santa famiglia di Nazareth” non dobbiamo farci venire sensi di colpa perché non siamo perfetti, ma dobbiamo farci venire la voglia di recuperare anche noi una famiglia. La voglia di saper valorizzare ciò che sembra scassato. Di saper rimettere in piedi ciò che sembra pericolante. Di saper riassettare ciò che sembra inutile. Perché se si ha una famiglia tutto è possibile.
Ma senza una famiglia tutto diventa un problema, anche la gioia.
don Luigi Epicoco su Facebook
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Domenica della Santa Famiglia, Gesù, Maria e Giuseppe – Anno B
- Colore liturgico: Viola
- Gn 15, 1-6; 21, 1-3;
- Sal 104;
- Eb 11, 8.11-12.17-19;
- Lc 2, 22-40
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Lc 2, 22-40
Dal Vangelo secondo Luca
22Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosé, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – 23come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore – 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. 25Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: 29«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, 30perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31preparata da te davanti a tutti i popoli: 32luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». 33Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione 35– e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». 36C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, 37era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. 39Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. 40Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 31 Dicembre 2017 – 06 Gennaio 2018
- Tempo di Natale I
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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