
La terza parte del libro di Isaia รจ opera di uno o piรน profeti nel periodo dopo lโesilio. Viene ripreso lโannuncio di consolazione e di speranza del secondo Isaia (Is 40-55) profeta della fine dellโesilio che, leggendo gli eventi, indicava la strada di un nuovo esodo.
Dopo il ritorno dallโesilio perรฒ lโesperienza dellโingiustizia e dellโoppressione genera delusione. Il terzo Isaia medita sulla storia come luogo in cui Dio si rivela e propone un annuncio di speranza: nonostante le contraddizioni e il male Dio non abbandona il suo popolo. Il suo agire รจ come madre: โCome un figlio che la madre consola, cosรฌ anchโio vi consolerรฒโฆ (Is 66,13-14; cfr. Is 49,14s). Lo sguardo del profeta si spinge ad indicare un tempo definitivo e finale, annunciando la speranza di cieli nuovi e terra nuova.
Tratto specifico della sua teologia รจ lโapertura universale: la salvezza comprende tutti i popoli della terra. In un futuro nuovo i popoli apparterranno a Dio che ama di amore eterno: โLi chiameranno โpopolo santoโ, โredenti dal Signoreโ, e tu sarai chiamata โricercataโ e โcittร non abbandonataโ (Is 62,11-12).
Il profeta avverte la chiamata a portare il lieto annuncio ai poveri, il โvangeloโ come bella notizia di gioia a chi ha il cuore ferito, vive in condizione di oppresso, รจ prigioniero. La lieta notizia รจ annuncio di un tempo di misericordia del Signore. Lโintera pagina รจ pervasa della gioia: il profeta inviato dovrร consolare, versare olio di letizia e canto di lode.
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Un tempo nuovo si apre: Israele sarร โpopolo di sacerdotiโ e anzichรฉ umiliazione si vivrร lโesperienza della gioia e la possibilitร di ricostruire cittร abbandonate. Ed anche lo straniero, avrร posto a questa gioia. La pagina si conclude con lโimmagine dello sposo che si prepara per incontrare la sposa, rinvio al rapporto tra Dio fedele e il popolo dโIsraele. Eโ anno di giubileo (Lev 25,8-17) di liberazione degli schiavi, di condono del debito e redistribuzione delle terre. Il profeta si presenta come annunciatore di questo evento, un anno di misericordia del Signore.
La visione si allarga a cogliere la feconditร dellโagire di Dio: al centro sta lโimmagine del giardino in cui il Signore fa germogliare giustizia e lode davanti a tutti i popoli. Il dono di vita di JHWH coinvolge Israele e tutti i popoli.
Gesรน nel suo discorso inaugurale nella sinagoga di Nazareth, riprende queste parole presentandosi come il profeta inviato ad annunciare il tempo della grazia (Lc 4,16-21).
Anche nella pagina del vangelo i temi centrali sono la gioia e la testimonianza. La figura di Giovanni Battista compare sin dal prologo di Giovanni. Il venire della Parola, luce che illumina ogni uomo รจ preparata da un testimone: โvenne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce ma doveva render testimonianza alla luceโฆ โ
Nel quarto vangelo lโazione del โtestimoniareโ รจ orientata alla figura di Gesรน, e rinvia ad unโesperienza diretta di incontro con lui. Il battista parla di sรฉ dicendo che non รจ lui il messia e indica โin mezzo a voi sta uno che voi non conosceteโ.
La sua testimonianza si situa in unโatmosfera di ostilitร e opposizione. โI giudeiโ nel IV vangelo sono simbolo di chi รจ preoccupato di sรฉ e del proprio potere. Da essi Giovanni Battista viene interrogato con sospetto: le tenebre della presunzione e dellโautosuffi-cienza si contrappongono alla luce. Giovanni dice la sua identitร fragile, rivolta ad altro, non autosufficiente: รจ solamente โvoceโ โฆ di colui che grida nel deserto: raddrizzate la via del Signoreโฆโ -. Il gesto dellโimmersione nelle acque del Giordano, il battesimo da lui proposto, รจ segno di preparazione ad un intervento di Dio stesso, segno di attesa e di disponibilitร ad un cambiamento della vita. Tutta lโattenzione รจ fatta convergere su Gesรน.
Nei tratti del Battista si delinea il profilo del credente che nelle difficoltร vive la gioia del testimone e sta in rapporto con Gesรน lasciandosi coinvolgere nella conoscenza di lui che significa incontro e cambiamento della vita.
La gioia รจ il motivo centrale di questa terza domenica di avvento: รจ una gioia motivata dallโattesa perchรฉ โil Signore vieneโ: โRallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto rallegratevi, il Signore รจ vicinoโ (Fil 4,4-5).
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III Domenica di Avvento โ Anno B
- Colore liturgico: Viola
- Is 61, 1-2. 10-11;
- Sal. Lc 1, 46-50.53-5;
- 1 Ts 5, 16-24;
- Gv 1, 6-8. 19-28
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Gv 1, 6-8. 19-28
Dal Vangelo secondo Giovanni
6Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. 7Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perchรฉ tutti credessero per mezzo di lui. 8Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
19Questa รจ la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: ยซTu, chi sei?ยป. 20Egli confessรฒ e non negรฒ. Confessรฒ: ยซIo non sono il Cristoยป. 21Allora gli chiesero: ยซChi sei, dunque? Sei tu Elia?ยป. ยซNon lo sonoยป, disse. ยซSei tu il profeta?ยป. ยซNoยป, rispose. 22Gli dissero allora: ยซChi sei? Perchรฉ possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?ยป. 23Rispose: ยซIo sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaiaยป. 24Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25Essi lo interrogarono e gli dissero: ยซPerchรฉ dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, nรฉ Elia, nรฉ il profeta?ยป. 26Giovanni rispose loro: ยซIo battezzo nellโacqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandaloยป. 28Questo avvenne in Betร nia, al di lร del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 17 โ 23 Dicembre 2017
- Tempo di Avvento III
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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