La celebrazione inizia con il Lucernario, preceduto eventualmente da una breve monizione che annunci giorno per giorno il titolo messianico proposto nelle Antifone O.
Note:
[P= chi presiede la novena; T = tutti; RN = Repertorio Nazionale dei Canti per la Liturgia]
LUCERNARIO
CANTO INVITATORIO (RN 56)
Regem ventúrum Dóminum, veníte, adorémus.
oppure:
Ecco il Signore viene: venite, adoriamo.
- Rallegrati, popolo di Dio, ed esulta di gioia, città di Sion:
*ecco, verrà il Signore e ci sarà grande luce in quel giorno
e i monti stilleranno dolcezza; scorrerà latte e miele tra i colli
perché verrà il gran profeta ed egli rinnoverà Gerusalemme. - Ecco, verrà il Signore Dio: un uomo della casa di Davide salirà sul trono;
voi lo vedrete ed esulterà il vostro cuore.
Ecco apparire il Signore: non mancherà alla parola data;
*se ancor non giunge, ravviva l’attesa,
poiché certo verrà e non potrà tardare. -
Un nuovo germoglio spunterà dal tronco di Iesse
e lo Spirito del Signore verrà su di lui.
* Stenderà la sua mano e radunerà i dispersi d’Israele.
Vedranno la sua pace i popoli del mondo e come a stella guarderanno.
SEGNO DELLA CROCE
P. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
INVOCAZIONI
P. L’atteso dei popoli verrà senza tardare; non ci sarà più timore sulla nostra terra:
T. egli è il nostro Salvatore (cfr. Eb 10,37).
ACCENSIONE DELLA LAMPADA
P. La lampada accesa sia il segno dell’attesa gioiosa del Signore,
la sua luce illumini il nostro cammino
e ci indichi la via che conduce a Cristo.
T. Noi accendiamo questi ceri: tu, Signore, accendi la nostra fede,
ravviva la nostra carità, aumenta la nostra speranza
perché siamo pronti, quando Cristo verrà nella gloria,
a entrare nel tuo Regno di luce. Amen
Si accende la prima delle nove candele (e giorno per giorno le successive)
Durante l’accensione della candela cantiamo il canto proposto o un altro canto adatto:
IL SIGNORE È LA LUCE (strofe a scelta)
Il Signore è la luce che vince la notte!
Gloria, gloria! Cantiamo al Signore! (2v)
Il Signore è la luce che illumina il mondo!
Il Signore è la luce che illumina i cuori!
Il Signore è l’amore che rende fratelli!
Il Signore è promessa di un futuro di pace!
Il Signore è la luce che guida verso il Regno!
P. Preghiamo.
O Cristo, stella radiosa del mattino, (Colletta per le ferie del tempo ordinario, n. 24)
incarnazione dell’infinito amore,
salvezza sempre invocata e sempre attesa,
tutta la Chiesa ora ti grida come la sposa pronta per le nozze:
vieni, Signore Gesù, unica speranza del mondo.
Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
T. Amen
LITURGIA DELLA PAROLA
Si possono proporre i brani biblici della liturgia della Parola della celebrazione eucaristica del giorno (se la novena è celebrata in altro orario) oppure i seguenti testi:
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (3,12-14.20-21
Fratelli, non ho certo raggiunto la mèta, non sono arrivato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per conquistarla, perché anch’io sono stato conquistato da Cristo Gesù. Fratelli, io non ritengo ancora di averla conquistata. So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
ANTIFONA “O”
O Germoglio di lesse,
che ti innalzi come segno per i popoli,
tacciono davanti a te i re della terra,
e le nazioni t’invocano:
vieni a liberarci, non tardare.
CANTO DEL BENEDICTUS (se la preghiera si svolge al mattino) o del MAGNIFICAT (se la preghiera si svolge alla sera).
BENEDICTUS (Lc 1, 68-79)
Benedetto il Signore Dio d’Israele, *
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi una salvezza potente *
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva promesso *
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici, *
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri *
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, *
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia *
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo*
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza *
nella remissione dei suoi peccati,
grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, *
per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge,
per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre *
e nell’ombra della morte
e dirigere i nostri passi *
sulla via della pace.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
MAGNIFICAT (Lc 1, 46-55)
L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
BENEDIZIONE
CONGEDO (17-22 dicembre)
P. Il Signore rende sicuri i nostri passi e ci guida verso il suo Regno.
Con le lampade accese andiamo incontro a Cristo Signore.
T. Amen. Rendiamo grazie a Dio
CONGEDO (23-24 dicembre)
P. Come uno che trova un grande tesoro,
gioite della promessa del Signore:
il suo regno viene!
Camminate dunque verso il regno in pace.
T. Amen. Rendiamo grazie a Dio.
Invochiamo l’intercessione di Maria rivolgendoci a lei con questa antichissima preghiera (III sec. circa):
P. Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
santa Madre di Dio:
T. non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova
e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
CANTO FINALE
Liberamente tratto dal sussidio della Diocesi di Firenze – Anno 2017